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ADDIO ROSSI: LE FRASI PIÙ BELLE DI DELIO

In occasione delladdio di Delio Rossi al Palermo vi riproponiamo le frasi più belle del tecnico romagnolo nei due anni passati in rosanero. Ecco le frasi più significative di Delio.

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In occasione delladdio di Delio Rossi al Palermo vi riproponiamo le frasi più belle del tecnico romagnolo nei due anni passati in rosanero. Ecco le frasi più significative di Delio Rossi, raccolte dalla redazione di Mediagol.it nellanno passato in panchina dallallenatore del Palermo. “Se conosco la squadra? Ho comprato la televisione da poco: 42 pollici”. 24/11/2009 “Io amico dei giocatori? No. Perché già il solo fatto di essere allenatore esclude una circostanza di questo tipo, lallenatore deve fare delle scelte e necessariamente si deve porre a un livello superiore”. 13/12/2009 “Io non avevo mai vinto a Milano. Ai ragazzi l’ho detto negli spogliatoi prima della partita e ho chiesto loro se mi potevano fare questo regalo perché sarei stato contento”. 13/12/2009 “Mercato? Non mi sentirete mai dire io non ero d’accordo o io non sapevo”. 19/12/2009 “La pausa potrebbe distrarre il Palermo? Penso che stiamo parlando di professionisti, Natale è il 25, domani è il 20 e pensare al pranzo di Natale con cinque giorni danticipo sarebbe delittuoso”. 19/12/2009 “Europa? Quante volte ve lo devo dire: la classifica la guardo solo a marzo. Ah siamo a marzo? intendevo in primavera”. 1/03/2010 “Mi avevano detto che a Palermo cera sempre il sole a me non pare. Dato che in questultimo periodo ho visto solo la pioggia”. 6/03/2010 “Ho invertito Simplicio con Nocerino perché speravo di allargare la difesa avversaria. Certe scelte se ti riescono sei bravo, altrimenti sei un coglione”. 8/03/2010 “Le vittorie fanno i capelli biondi e gli occhi azzurri”. 19/03/2010 “Oggi in campo, a un certo punto, mi sono sentito al teatro, perché dopo lentusiasmo iniziale delle curve non sentivo più un tifo forte come quello dei primi minuti. Per questo ho incitato il pubblico”. 21/03/2010 “Durante la settimana pre derby sono tutti santi. Siccome io non lo sono preferisco non parlarne”. 02/04/2010 “E facile essere tifosi quando le cose vanno bene, il vero tifoso si vede nel momento del bisogno. Se ho un bambino e sta bene non gli sto vicino, se invece sta male gli do tutto il mio apporto”. 06/04/2010 “Le parole le porta via il vento e le biciclette le rubano i livornesi”. 6/04/2010 “Cosa mi ha detto Zamparini? Ci siamo mandati gli auguri per sms, in realtà li ha mandati mia figlia perché non sono capace e lui non mi ha risposto perché anche lui non sa scriverli”. 06/04/2010 “Tabella di marcia? Sì, l’ho fatta. Facciamo diciotto punti nelle prossime sei partite e chiudiamo a 69. E anche un bel numero”. 9/04/2010 “Io? Farei contratti a tutti rinnovabili di sei mesi”. 17/04/2010 “Nube islandese? Non so, non ci ho proprio pensato, sapete, non è proprio il mio campo quello del vulcano in Islanda. Io poi sono uno tradizionalista, amavo quando si giocava tutti alla stessa ora, già fatico quando si parla di anticipi del sabato e del venerdì, figuriamoci se penso al vulcano in Islanda”. 17/04/2010 “La quota del Palermo contro il Milan fatta dai bookmakers è bassa? Beh, forse le fa il mio cameriere queste quote, lui da sempre la mia squadra favorita... a parte gli scherzi non me ne intendo di queste cose, io non scommetto”. 23/04/2010 Quando Galeone allenava il Pescara, andava sempre nella stessa trattoria e beveva sempre lo stesso vino. Se la squadra vinceva lui era considerato un grande intenditore di vino, se perdeva era un ubriacone. Il calcio è così….”. 24/04/2010 “Se i giovani possono fare la differenza? Ce ne sono di due tipi, quello che si ca*a addosso nelle situazioni importanti e quello sfrontato che ha lincoscienza e non si cura dellimportanza delloccasione. I giovani comunque tendono a essere più incoscienti. Se cè una cosa che questa squadra ha dimostrato è di non aver bisogno di pannolini, non è una squadra di cagasotto”. 08/05/2010 “Le vittorie fanno i capelli biondi e gli occhi azzurri le sconfitte brutti e sporchi”. Settembre 2010 “Solo gli sciocchi non sbagliano o dicono è tutto giusto di fronte a una situazione palese. Andare poi a trovare un capro espiatorio non lo trovo corretto”. “La vittoria ha tanti padri, la sfortuna è sempre orfana”. Prima di Palermo-Genoa “. Io se mio figlio sta male non mi arrabbio perché si è preso la febbre andando fuori, non me la prendo con la maestra perché lo ha fatto uscire, cerco di curarlo. Se capisco come è arrivata la febbre posso mettere un maglione? Sì, ma mettere il maglione dopo aver preso la febbre non serve, servirà al massimo per la prossima volta”. Ottobre 2010 “Miccoli partirà titolare? La difesa sarà a tre? Che partita sarà? Queste sono le tre domande che mi chiederete. Poi forse come giocheremo le tre partite ravvicinate. Non me la sto cavando male, eh?”. 9 novembre 2010 “Pastore era infortunato? Ieri aveva ancora problemi alla gamba, era una botta e si è assorbito lematoma. Ho parlato col ragazzo, mi ha dato la sua disponibilità e se questo è il risultato ogni volta gli daremo una botta al ginocchio”. 14 novembre 2010 “Mi hanno lasciato le chiavi, tra un po spengono tutto e se ne vanno, ci penso io a chiudere”. 14 novembre 2010 nel post partita di Palermo-Catania. “Le stelle sono quelle che rubano gli occhi, ma ho dei ragazzi che se non ci fossero non potrebbero fare splendere le stelle”. 21 novembre 2010