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Higuain: “Vedere mia mamma stare male mi uccide, siamo prima persone e poi calciatori”

L'intervista al centravanti della Juventus e della Nazionale Argentina: "La gente mi critica perché sbaglio un uno contro uno, pero questo mai mi farà venire dubbi su quello che sono".

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Domani affronterà il Perù, mentre l'11 ottobre sarà la volta del Paraguay.

L'Argentina di Bauza traccia il proprio percorso in vista delle qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018. Lo fa con i gol di Higuain che, ai microfoni di TycSports confessa tutto il suo lato umano. Quando si parla di Copa America, di occasioni sprecate e critiche della gente, si sfonda una porta già aperta... quella del Pipita. "Il calcio è la mia vita, ma ci sono anche altre cose importanti. La gente ha voce in capitolo, è libera di insultare, criticare ... Se sono felici così, va tutto bene. Ma la mia opinione è che siamo persone prima che calciatori. Ci sarà sempre qualcuno che non mi ama o non mi ammira - sottolinea -. Io non gioco a calcio per piacere a tutti. Se sono felici insultandomi, va tutto bene. Sono stato molto male, ma guardo avanti, ho ancora una lunga carriera. Sento ancora un profondo amore per il calcio e il giorno che non lo sentirò più smetterò di giocare", prosegue l'attaccante della Juventus.

Dubbi -"In sette partite valutano se sei o non sei un buon giocatore. Quando segni sei il migliore e se sbagli sei il peggiore. Coloro che dubitavano di me continueranno a farlo. La gente mi critica perché sbaglio un uno contro uno, pero questo mai mi farà venire dubbi su quello che sono. Ho ricevuto sempre sostegno dai ragazzi e dallo staff tecnico. È per questo che sono qui. Non ho mai pensato di lasciare la squadra".

Mamma -"Vedere mia mamma stare male mi uccide. Voi direte 'Perché?'. Non se lo merita per tutto quello che ha fatto e combattuto per me. A volte dico, 'Mamma non voglio che tu soffra più'. Ma è così. Ciò che rimane è continuare, combattere e trasformare quello che siamo. Questo è il motivo per cui siamo qui".