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Euro 2016: gallina vecchia fa buon brodo, l’Italia vince schierando la squadra più vecchia di sempre

Euro 2016: gallina vecchia fa buon brodo, l’Italia vince schierando la squadra più vecchia di sempre

Gli azzurri hanno battuto il Belgio per 2-0 grazie alle reti di Giaccherini e Pellé schierando l'11 più anziano della storia dei Campionati Europei di calcio.

Mediagol3

"L'Italia non smetterà di fare l'Italia". 

Così il quotidiano spagnolo Marca ha avvisato le avversarie dei quattro volte campioni del mondo di come la formazione di Antonio Conte, non certo la selezione più talentuosa presente nella manifestazione, non sarà un ostacolo facile per nessuna delle pretendenti al titolo continentale, nemmeno questa volta. Chi si era illuso di trovare una squadra in declino non aveva fatto i conti con il carattere e la determinazione del gruppo italiano.

Gli azzurri hanno trovato una vittoria che la BBC ha definito "impressive", un successo notevole anche perché arrivato contro una delle nazionali più promettenti del panorama mondiale. La squadra di Conte ha lottato su ogni pallone, puntando tutto sulla compattezza e l'organizzazione, riuscendo a creare diverse grosse occasioni da gol e trovando con Giaccherini e Pellé la via della porta.

Un ruolo fondamentale nel trionfo di Lione l'ha senz'altro avuto l'esperienza della formazione scelta da Antonio Conte, che non si è lasciato condizionare dalla carta d'identità dei giocatori a sua disposizione nel decidere chi far scendere in campo dal primo minuto. Il CT non si è fatto condizionare dai 38 anni di Buffon, dai 35 di Barzagli, dai 32 di De Rossi, dai 31 di Chiellini, Giaccherini e Parolo, fai 30 di Pellé, dai 29 di Candreva, Eder e Bonucci e dai 26 di Darmian, un ragazzino rispetto ai compagni.

Secondo un dato statistico citato dalla BBC, si tratterebbe addirittura di un record nella storia degli europei di calcio. Coi suoi 31 anni e 169 giorni quella di ieri è stata la formazione più vecchia che abbia mai calcato i campi della massima competizione europea per nazionali. Non il più bello dei segnali per il movimento azzurro, ma se il nuovo che avanza è rappresentato dalla generazione di fenomeni del Belgio i tifosi italiani se ne faranno facilmente una ragione.