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Napoli-Stella Rossa, De Laurentiis: “Avversario non facile, bisogna mettercela tutta”. E su Cavani…

Napoli-Stella Rossa, De Laurentiis: “Avversario non facile, bisogna mettercela tutta”. E su Cavani…

Le parole del patron degli azzurri Aurelio De Laurentiis a poche ore dal match di Champions League contro la Stella Rossa

Mediagol22

Alle 21.00 Napoli e Stella Rossa scenderanno in campo al 'San Paolo' in occasione della quinta giornata della fase a gironi di Champions League.

Il patron degli azzurri Aurelio De Laurentiis, al termine del pranzo istituzionale a 'Palazzo Petrucci' con i dirigenti della squadra avversaria, ha parlato delle possibilità che gli uomini di Carlo Ancelotti, reduci dal pari contro il Chievo Verona, hanno di qualificarsi alla fase successiva:

"Oggi le cose si potrebbero dover mettere nella giusta direzione, spero molto nel Liverpool a Parigi. Però, considerare la Stella Rossa un'avversaria facile è sbagliato: bisogna essere concentrati e convinti. L'abbiamo preparata diversamente rispetto al match contro il Chievo. Stasera saremo molto più concentrati e tosti perché la Stella Rossa è una squadra che si difenderà bene e bisognerà mettercela tutta. Noi dobbiamo andare avanti in tutte le competizioni, sempre, comunque e ovunque. Poi ci può essere la partita fortunata, quella sfortunata e quella in cui giochi da Dio. Ancelotti ha dalla sua la grande esperienza. E' sbagliato non pensare di essere all'altezza di affrontare la Champions: questa è una squadra forte e avviamoci a vedere una bella partita. Io osservo Ancelotti da tempo, lo osservo e lo studio da cinque anni. Poi è una persona talmente al di sopra delle parti che capisci che non c'è più da studiare. Io credo nel Napoli, in Ancelotti e nei nostri giocatori. Milik è lucidissimo e non è criticabile, ha solo bisogno di ritrovare una collocazione corretta. Per il momento non c'è stata questa occasione, ma quando giocherà dimostrerà di essere quel campione che tutti noi abbiamo conosciuto".

Paris Saint-Germain e Liverpool sono le altre due squadre del gruppo C e si trovano rispettivamente al terzo - con cinque punti - e secondo posto in classifica, con gli inglesi a pari punti con gli azzurri. L'attaccante ex NapoliEdinson Cavani sarà, tra le fila dei francesi, uno dei protagonisti del match del 'Parco dei Principi':

"Voi vi siete messi in testa che Cavani sia al centro del Napoli. Ma il Napoli al suo centro ha solo tre cose: il cuore, il Vesuvio e il sole. Il resto è complementare, chi viene a Napoli trova un grande palcoscenico. Noi l'abbiamo rimesso in piedi perché era stato un po' dimenticato, in questi 14 anni ho fatto un po' fatica a inculcare nei ragazzini di Napoli l'idea di tifare questa squadra. Questo è un territorio talmente pieno di emozioni che dovrebbe essere molto condizionante. Questa città merita di più di quanto già non ha, deve essere considerata centrale non solo all'Italia, ma anche all'Europa. E' chiaro che c'è molto da lavorare, ma c'è molto da lavorare non solo a Napoli, bensì anche in Italia".

Il produttore cinematografico, inoltre, si è espresso riguardo all'introduzione del VAR in Europa:

"Noi veniamo da un grande handicap psicologico come Calciopoli, che ci ha tarato e non poco. Non si deve pensar male, ma a volte dei dubbi ti vengono. Il VAR credo sia una grande occasione per dare dignità al calcio, agli arbitri, alle società e agli allenatori. Non si può ignorare, né limitare. I regolamenti che ci sono oggi hanno delle falle e bisogna sedersi con serenità attorno a un tavolo per sistemare ciò che non funziona".

Infine, a proposito dei cori razzisti provenienti dagli spalti:

"Qui nessuno ha le palle per prendere delle decisioni da subito, questa è la principale problematica. Abbiamo persone senza palle che stanno al di sopra del sistema, persone che si trovano in tanti ambienti. Basta stabilire un regolamento per il quale se succede A si viene sanzionati con B. Con due-tre esempi vedrete che i cori razzisti o di discriminazione territoriale non ci saranno più. Serve il modello inglese, e adesso lì solo tutti carini, seduti e pettinati. Il problema è chi gestisce, bisogna avere il coraggio di prendere delle decisioni e non restare sempre inermi".

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