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Napoli, Milik: “La mia carriera, i gol e l’apprendistato con Bergkamp. Orgoglioso di essere partenopeo”

Napoli, Milik: “La mia carriera, i gol e l’apprendistato con Bergkamp. Orgoglioso di essere partenopeo”

L'intervista rilasciata da Milik a poche ore dal match contro il Chievo.

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Un impatto devastante con la Serie A. Arkadiusz Milik vuole provare a far dimenticare il suo predecessore: quel Gonzalo Higuain che in estate ha lasciato Napoli per sposare la causa della Juventus.

"Quando ho firmato col Napoli, ho capito che quello era momento speciale della mia carriera perché mi legavo per un grande club ed ero orgoglioso - ha detto lo stesso centravanti polacco al sito della UEFA -. È una squadra in cui potrò continuare a crescere, giocare in Champions League e lottare per grandi obiettivi. Le mie prime impressioni su squadra e città? Sono uno che cerca di ambientarsi il più presto possibile. Il fatto che ci siano altri polacchi mi aiuta con la lingua. Anche i tifosi sono molto importanti: sono quasi fanatici ed è difficile camminare in centro senza che qualcuno ti chieda una foto o un autografo. Il calcio è importantissimo per molti di loro".

Carriera e... Bergkamp -"La mia carriera ha avuto inizio in Polonia: per me è stato importante Adam Nawalka, quello che poi è diventato il commissario tecnico della Nazionale. In Germania, invece, ho imparato alcune dure lezioni: sembrava il trasferimento ideale, ma non ho giocato quanto volevo, soprattutto nel Bayer Leverkusen. Quando sono andato in prestito all'Augsburg - ha proseguito il classe '94 da quanto evidenziato da CalcioNapoli24 - ho giocato di più, ma non era quello che volevo, quindi ho deciso di cambiare e andare all'Ajax: lì ho avuto l'opportunità di imparare da un grande attaccante come Dennis Bergkamp. Sono stato due stagioni ad Amsterdam, ho collezionato altre presenze in nazionale e ho fatto esperienza in campo europeo. Dopo gli Europei è arrivato il Napoli. La mia carriera si è mossa velocemente, ma sono contento. Sono qui per fare del mio meglio e imparare ancora di più".

Champions -"L'esordio a Kiev in Champions? Non ero molto teso. Come succede prima di ogni partita, dovevo solo trovare la concentrazione e pensare ai miei obiettivi. Più che altro ero contento di giocare una partita del genere. Quella gara, a mio avviso, non l'abbiamo giocata al meglio, ma abbiamo vinto e sono contento, anche per i due gol".

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