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Napoli, Benitez: “L’Europa e la gestione della rosa, non è facile…”

Napoli, Benitez: “L’Europa e la gestione della rosa, non è facile…”

Benitez torna a parlare del suo passato a Napoli e della gestione dell'Europa League degli azzurri

Mediagol73

Un filo diretto collega sempre il Napoli e Rafa Benitez.

Il tecnico spagnolo, adesso al Newcastle, intervistato da CalcioNapoli24 ha parlato dell'annata dei partenopei soffermandosi sul rendimento europeo della squadra di Maurizio Sarri che, ad un certo punto della stagione, ha preferito concentrarsi sul campionato piuttosto che sull'Europa League. "Mi fa piacere che la gente ricordi ciò che abbiamo fatto in quei due anni: da questo punto di vista ho parlato con alcuni miei giocatori sul numero di partite che facemmo al Chelsea quando vincemmo l'Europa League. Furono ben sessantanove. Vincere anche in Europa significa gestire bene la rosa, noi lo facemmo ed arrivammo, con il Napoli, alla semifinale di Europa League contro il Dnipro. Pensa, ai tempi del Valencia mi capitava di cambiare anche sette giocatori ma finivamo col vincere ugualmente: se poi andava male, si finiva a parlare della "rotazione".

"Credo che si debba avere un'idea e si debba perseguirla essendo convinti che sia quella giusta - prosegue Benitez - Dicevo sempre di "nuotare per morire alla spiaggia", l'importante è capirlo: se vai a fare le coppe, sai che devi cambiare qualche giocatore per arrivare fino in fondo. Non è facile, ed è altrettanto difficile per la gente capirlo: quando fai qualche errore, iniziano le critiche ed è più facile concentrarsi solo sul campionato. Se invece hai l'ambizione di fare qualcosa in più devi gestire e rischiare qualche volta".

Benitez parla della sua filosofia sul tema della rosa: "È una domanda con un po' di trappola, secondo me: devi vincere, certo, ma giocando bene hai maggiori possibilità di farlo. Giocare bene e vincere è l'ideale, parlare di giocare bene e non vincere non piace a nessuno. Giocare male e vincere, invece, ha una sua scadenza: giocando male non si vince sempre. Poi è ovvio, la cosa più importante sarebbe vincere e giocare bene".