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Foschi: “Cavani-Napoli? Vi dico la mia. Pensavo andasse alla Juventus. A Palermo l’ho preferito a Pato…”

Foschi: “Cavani-Napoli? Vi dico la mia. Pensavo andasse alla Juventus. A Palermo l’ho preferito a Pato…”

Le parole del direttore dell'area tecnica del Palermo in merito al futuro di Edinson Cavani e ad un suo possibile ritorno in quel di Napoli

Mediagol7

Una serata particolare, non certamente una partita come le altre per Edinson Cavani.

Ieri El Matador è tornato al San Paolo da avversario. Ed al suo ingresso in campo per il riscaldamento è stato accolto dal boato dei cinquantamila tifosi presenti sugli spalti, che lo hanno omaggiato scandendo il suo nome: "Edi, Edi".

Il classe '87, entrato al minuto 77 al posto di Angel Di Maria in occasione della sfida di Champions League terminata 1-1, è stato a più riprese accostato al club partenopeo nel corso degli ultimi mesi.

"Ero già emozionato quando sono arrivato in città - ha dichiarato di recente il giocatore -. Sapete bene che ho passato tre anni bellissimi qui a Napoli, è normale emozionarsi con questa accoglienza".

Chi ha detto la sua sul possibile ritorno di Cavani in azzurro è stato il direttore dell'area tecnica del Palermo Rino Foschi, intervistato ai microfoni di 'Radio Marte'. L'uruguaiano, il primo grande colpo straniero dell'era Zamparini, è stato pescato nel 2007 proprio da Foschi al Mundialito.

"Ho avuto tanti giocatori bravi nel corso della mia carriera, soprattutto a Palermo. Cavani è uno di quelli che mi ha dato più soddisfazioni. C’era una grande concorrenza, lo voleva pure Baldini che era con Capello al Real Madrid - ha svelato -. Lo abbiamo pagato 3,9 milioni di euro. Guardavamo anche Pato che, però, costava di più. E abbiamo deciso di puntare su Cavani. Lo ha scoperto il mio gruppo di lavoro. Un suo ritorno al Napoli? Ci ho creduto, De Laurentiis ne ha parlato pure a Parigi: ho capito che molto probabilmente sarà difficile. I costi sono enormi. Pensavo potesse andare alla Juventus l’estate scorsa. Edi sicuramente tornerebbe, ma non credo sia un discorso facile".