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Russia 2018, Maradona: “Può ancora essere il Mondiale di Messi. Le chance di Argentina e Uruguay…”

Russia 2018, Maradona: “Può ancora essere il Mondiale di Messi. Le chance di Argentina e Uruguay…”

Diego Armando Maradona ha fatto il punto sui Mondiali in corso di svolgimento in Russia, soffermandosi su vari temi: dall'Argentina alla Spagna, passando anche per le prestazioni di Leo Messi, Cristiano Ronaldo e Neymar

Mediagol97

Non si perde neanche una partita dell'Argentina, anche a costo di star poco bene.

Prova chiara ne è il malore occorsogli durante la sfida con la Nigeria, vinta poi nel finale dalla SeleccionDiego Armando Maradona è fatto così: innamorato del suo Paese e della propria Nazionale, riuscita a strappare in extremis la qualificazione agli ottavi di finale del Mondiale di Russia 2018.

Intervenuto ai microfoni del quotidiano sportivo iberico Marca, El Pibe de Oro ha analizzato quanto visto finora, esaltando le qualità di alcune Nazionali riuscite ad impressionarlo per gioco ed organizzazione: "Sottolineo diverse cose che finora mi son piaciute in questo Mondiale: innanzitutto il Messico che ho sostenuto molto nelle sue prime partite. Ho visto l'Uruguay molto solido e il Belgio ha già fatto vedere le proprie qualità. La Coppa del Mondo inizia adesso, non è più possibile fare calcoli. L'Argentina ha anche molte possibilità, nonostante rispetti molto la FranciaÈ una delle Nazionali candidate per la vittoria finale, il portiere Lloris non sbaglia mai, né in Nazionale né nel suo club. E poi c'è Griezmann.".

Maradona discute poi su Lionel Messi, sottolineando come possa essere ancora il suo Mondiale: "Certo che può esserlo, adesso si inizia a fare sul serio. Come ha detto Ronaldo nel mio programma, non ci si può più difendere adesso, bisogna attaccare altrimenti al massimo si va ai rigori. Una finale Argentina-Spagna? Perché no, spero che la Seleccion ci arrivi. C'è però ancora molta strada da fare, ho molto rispetto per la Francia e nemmeno la Spagna avrà vita facile contro la Russia. Adesso tutte le Nazionali iniziano a fare sul serio, il sogno è comunque vedere l'Argentina vincere e hanno tutte le carte in regola per provarci. Auto-gestione? Non credo sia possibile, se succedesse allora meglio non avere per niente un commissario tecnico. Non avere un leader non sarebbe ideale, anche i giocatori esperti hanno bisogno di qualcuno che li indirizzi in campo".

Il caos Lopetegui e la qualificazione agli ottavi, El Pibe de Oro si sofferma poi anche sulla Spagna: "Ho mandato un messaggio a Hierro, che da giocatore per me è stato un mostro. Non mi ha risposto, ma lo capisco. Al momento credo sia molto occupato, perché ha dovuto iniziare da zero. Gli ho scritto che non importa l’esperienza, ma le capacità che si possiedono. E lui ne ha molte, sono certo che non si lascerà manipolare. La decisione su Lopetegui? Giusta, feci anche io la stessa cosa per la Dinamo Brest, è stata una mancanza di rispetto, non si può rimproverare niente alla Federcalcio spagnola. Lopetegui non era solo il ct di Rubiales, ma di tutti gli spagnoli. E’ stata una mancanza di rispetto per me e la decisione è giusta. Però Florentino Perez è il numero uno, il miglior dirigente che esista al mondo, non ce n'è un altro come lui. Anche Rummenigge è bravo ma non ha la forza di Florentino. Le parole su Sergio Ramos? Se si è offeso gli chiedo scusa ma per me continua a non essere un campione, è un gran giocatore, un grande capitano ma non è un fenomeno. Xavi lo era, Iniesta lo è, potrebbe giocare in giacca e cravatta e non cambierebbe nulla per lui".

Hanno fatto il giro del mondo le immagini del malore che ha colpito Maradona durante il match tra Nigeria e Argentina, episodio sul quale Diego si è soffermato nel corso dell'intervista: "Quando ho sbagliato l'ho detto e mi sono curato ma ora sto bene, mi spiace deludere chi si augura che io stia male ma continuerò in questa maniera per i miei figli e i miei nipoti".

Infine, Maradona conclude parlando di Cristiano Ronaldo e Neymar: "Mi sembra una domanda comica chiedere se Cristiano sia un fenomeno o meno, è chiaro che lo sia, non ci sono dubbi. Anche Neymar è un giocatore di quel tipo, gli manca ancora qualcosa ma lo considero tale, se recupera dai vecchi infortuni in Russia vedremo il miglior Neymar. E' un tuffatore? Deve sapere che oggi se simula viene ammonito e poi che c'è il Var".

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