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Milan, Mirabelli: “Terremo i giocatori migliori. André Silva-Falcao? Improbabile…”

Milan, Mirabelli: “Terremo i giocatori migliori. André Silva-Falcao? Improbabile…”

Le parole di Massimiliano Mirabelli, direttore sportivo del Milan, sulle operazioni di calciomercato e sul futuro del club rossonero

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Le promesse di Massimiliano Mirabelli.

Il direttore sportivo del Milan, intervistato ai microfoni di Premium Sport, ha espresso la volontà del club di non cedere top player durante questa sessione di calciomercato: "Vogliamo tenere i nostri giocatori migliori, anche se sono richiesti. Siamo certi di avere una squadra di valore, anche patrimoniale. I tifosi devono sapere che lavoriamo 24 ore al giorno per migliorare la rosa, l’anno prossimo come minimo dovremo entrare in Champions League. Donnarumma? Ora c’è silenzio attorno a lui, fa anche bene viste le tante cose dette. È un patrimonio del calcio italiano e pensiamo di tenerlo a lungo. Anche Raiola è abbastanza tranquillo, non ci sono problemi con lui".

Poi, ha smentito le voci di un possibile scambio tra André Silva-Falcao con il Monaco: "Mi sembra improbabile, il colombiano è un grandissimo calciatore, ma è nella parte finale della carriera mentre il nostro è un giovane che ha faticato il primo anno, bisogna dargli il tempo di abituarsi alla Serie A, ma sono convinto che in futuro diventerà tra i più forti al mondo. Non abbiamo ricevuto per lui offerte da far venire l’acquolina in bocca".

In seguito ha parlato della questione Uefa, ancora in stand-by: "Non ci faremo trovare impreparati in ogni caso, speriamo che nessuno ci tolga l’Europa League che abbiamo conquistato sul campo. Anche loro sanno che, senza Milan, la coppa perderebbe fascino".

Infine ha ringraziato Rino Gattuso, allenatore dei rossoneri, per il lavoro svolto durante la scorsa stagione: "Ci ha ripagato alla grande, è una gran bella persona che abbiamo scoperto come tecnico. Gli abbiamo dato fiducia e siamo soddisfatti e contenti, il cerchio si è completato: grande giocatore e grande giocatore. Il suo stato d’animo in attesa della sentenza UEFA? Non è tranquillo, ma non per timori: lui in generale non conosce la parola tranquillità…".

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