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Fiorentina-Milan, Gattuso: “Champions? Il rammarico c’è, ma dobbiamo crederci. Bakayoko…”

Fiorentina-Milan, Gattuso: “Champions? Il rammarico c’è, ma dobbiamo crederci. Bakayoko…”

Le parole del tecnico dei rossoneri in merito alla vittoria ottenuta contro la viola

Mediagol52

Vittoria fondamentale per il Milan.

In occasione dell'anticipo serale della trentaseiesima giornata di Serie Arossoneri sono scesi sul campo dell'Artemio Franchi per affrontare la Fiorentina, alla ricerca di una vittoria fondamentale per continuare a sognare la qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Gli ospiti hanno trionfato grazie alla rete di Hakan Çalhanoğlu, salendo momentaneamente al quinto posto in classifica e sorpassando momentaneamente la Roma, che domani affronterà la Juventus tra le mura dello stadio Olimpico.

Al termine del match il tecnico del club lombardo, Rino Gattuso, ha parlato ai microfoni di DAZN, elogiando così la prestazione dei suoi uomini: "La Fiorentina ti crea sempre problemi, ha giocatori veloci davanti. Nel secondo tempo palleggiavamo meno e son venuti fuori, rischiando anche di pareggiarla. Nel primo però avevamo giocato bene. Ora recuperiamo le energie e testa a domenica col Frosinone, ci sono sei punti disponibili e ce la possiamo ancora giocare. Da gennaio fino a venti giorni fa eravamo in Champions, poi abbiamo perso punti per strada. Il rammarico c'è ma dobbiamo crederci. Non so se qualcuno a inizio stagione pensava di stare sopra Roma e Lazio... Chiaro che ci avevamo fatto la bocca ma ci crediamo ancora, non dobbiamo mollare e preparare bene le prossime partite. Bakayoko? Ho tanti difetti e pochi pregi. Ma quando dico che non porto rancore è vero, lo porto solo a chi non rispetta il gruppo. La priorità è il bene del Milan, io son fatto così. Forse essere stato un buon giocatore con tante partite mi ha insegnato questo. Mi arrabbio di più quando manca il rispetto tra i compagni. Priorità alla squadra. Abate? Ormai è tanto che è qui. L'ho provato da centrale ed è andato bene, quando mi è servito si è sempre fatto trovare pronto. Se avessi avuto il presentimento di poter essere stato tradito dalla squadra, avrei fatto io in primis un passo indietro. Abbiamo un po' perso bussola e identità, ma quanto fatto quest'anno penso non sia tutto da buttar via. Piatek? In questo momento non mi interessa il digiuno, devo pensare alla squadra che attacchi un po' meglio la profondità, il primo palo. Lui poi non poteva ovviamente proseguire sui ritmi iniziali".