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Capello: “L’Inter mi aveva chiamato? Meglio fare il commentatore e non perdere mai”

Capello: “L’Inter mi aveva chiamato? Meglio fare il commentatore e non perdere mai”

L'intervista al doppio ex della sfida di questa sera, Fabio Capello: "Spalletti ha esperienza e sa cosa è necessario per vincere lo scudetto".

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In caso di vittoria stasera, la Roma inanellerebbe la dodicesima vittoria consecutiva tra le mura amiche. Non sarà semplice per i giallorossi di Luciano Spalletti, perché di fronte - nel Monday-Night della 16esima giornata - si ritroveranno il Milan di Vincenzo Montella.

Chi conosce, e bene, entrambe le realtà è Fabio Capello, ex "giocallenatore" sia della Roma che del Milan.

"Roma favorita? Penso di sì, perché è stata costruita per essere competitiva e poter tornare a vincere il campionato. Spalletti ha esperienza e sa cosa è necessario per arrivare primi in classifica - ha detto a Radio Rai -. L'anti-Juve doveva essere il Napoli, ma purtroppo ha avuto un momento di crisi. Non vedo chi possa disturbare la Juventus. Purtroppo il Napoli ha lasciato dei punti per strada. Non importa se tre partite le vinci segnando quindici gol, ma conta cercare di vincere i match che poi pareggi per zero a zero. Con Milik i partenopei avevano ritrovato un goleador, ma adesso Sarri sta adattando Mertens che comunque sta facendo molto bene. Napoli e Roma possono dar fastidio alla Juve, posto che la Juve comunque sembra essere molto più forte".

MILAN -"Il Milan ha molti giovani interessanti, il mio preferito è Donnarumma. Lapadula? Dà fastidio a tutti i difensori perché ha sostanza, corre e ha qualità: credo che stasera i centrali della Roma potrebbero trovare delle difficoltà. Montella? La cosa importante della sua carriera è stata partire dal basso. Ha avuto molti maestri, ha 'rubato' i segreti del successo. Non pensavo potesse avere successo così rapidamente. Ha rubato anche da me? Possibile, chiedetelo a lui. Io ho rubato da Herrera, Liedholm e Giambattista Fabbri. Con Montella abbiamo avuto qualche piccolo disguido (ride, ndr). Ma quando devi fare delle scelte, queste cose succedono. Del resto il calciatore è egoista perché deve pensare a se stesso, mentre l'allenatore deve pensare alla squadra. Che un giocatore si lamenti gesticolando perché viene sostituito non va bene: è grave far pensare che chi sta subentrando al tuo posto sia meno bravo di te".

JUVENTUS - "Quello che ha fatto Dybala ieri è stato impressionante. Se si pensa che questa Juve era a +4 senza Dybala, con un Pjanic e un Higuain che devono ancora migliorare, si fa presto a pensare che non ci sia partita in chiave scudetto. Negli ultimi anni la Serie A è migliorata, ma di poco. Basta guardare la difficoltà che hanno i giocatori italiani che vanno all'estero: qui sono fenomeni, lì fanno panchina. Dobbiamo aumentare velocità e qualità, componenti che hanno caratterizzato gli anni in cui allenavo io. Se non lo facciamo, non si può pensare di diventare protagonisti in Europa. Adesso i migliori del mondo vanno all'estero: è una questione di risorse".

MANDZUKIC - "Mandzukic? Credo che possa giocare assieme a Dybala e Higuain: questi ultimi due sono più portati alla qualità, mentre il croato punta tutto sulla velocità e la corsa... credo che possano giocare tutti assieme. Più vai veloce, più devi essere tecnico e più devi avere velocità di pensiero. Pjanic? A mio avviso va ancora troppo piano rispetto ai compagni".

CHAMPIONS LEAGUE -"Juventus frenata quando gioca in Champions? No. Sapete, le partite di Champions le puoi preparare tanto, ma le difficoltà le riscontri sempre... sono gare ben diverse da quelle di campionato. Meglio affrontare le squadre più deboli? Se vuoi arrivare fino in fondo, le big devi per forza affrontarle. Ok, evitarle ora sarebbe un piacere".

INTER -"I cinesi di Suning mi avevano chiamato? Posso passare alla prossima domanda (ride, ndr)? Per ora mi sto divertendo a fare il commentatore perché si vince sempre e non si perde mai".