serie b

Livorno, Diamanti consiglia Dybala: “Paulo, ci vuole più ‘garra’. Il calcio è cambiato…”

Alessandro Diamanti

Le dichiarazioni del fantasista del Livorno, Alessandro Diamanti, a poche ore dal match contro il Palermo

Mediagol40

Tra poche ore andrà in scena Palermo-Livorno.

Alessandro Diamanti, farà ritorno allo stadio “Renzo Barbera” per la prima volta da avversario, dopo l’addio al club siciliano. Il fantasista amaranto, che ha vestito la maglia rosanero nella stagione 2016-2017, intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport ha analizzato il calcio moderno, esaminando le differenze emozionali tra il gioco dei suoi tempi e quello odierno.

Tra i tanti tremi trattati, Alino, si è soffermato anche sull'attaccante della Juventus, Paulo Dybala - lanciato a Palermo dall'ormai ex patron Maurizio Zamparini -, rivolgendo a la Joya consigli utili per il suo futuro.

Di seguito, le sue dichiarazioni.

"Rappresento il calcio che non c’è più. Gli stimoli li ho sempre avuti, io mi diverto a giocare. Ma i discorsi sull’età sono un fatto molto italiano. Negli altri paesi dove sono stato non si bada troppo all’anagrafe. Se uno è forte e merita, gioca. Stop. Ed è un peccato che da noi la si pensi così perché dovrebbe parlare sempre il campo. E poi... Alla fine le società sono più interessate a lanciare i ragazzi perché si garantiscono il futuro. Uno di 35 anni non lo rivenderai mai bene come uno di 23, anche se magari offre un rendimento migliore. E’ questo che intendevo dicendo che rappresento un mondo che non c’è più. Il 90% dei calciatori di oggi non sanno di cosa stiamo parlando. Parliamo di cuore, di regalare emozioni, di far divertire le persone. Che, badate bene, non vuol dire giocare di tacco o cercare solo le finezze fini a se stesse. Vuol dire trasmettere qualcosa a chi ti viene a vedere".

"Il calcio di cui parlo io è diverso da tutto quello che si vede oggi ma ce l’ho un nome con queste qualità: Paulo Dybala - ha aggiunto Diamanti -. Mi piace moltissimo proprio per il suo modo di muoversi col pallone. Se posso permettermi un consiglio, gli ci vorrebbe in più solo un po’ di 'garra' sudamericana o, come diciamo in toscano, di ignoranza. Allora per me Dybala diverrebbe un campione a 360 gradi".

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