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Roma-Lazio, Lotito: “Dopo il Derby mi sono allenato due ore e mezza per sfogarmi, Inzaghi…”

Roma-Lazio, Lotito: “Dopo il Derby mi sono allenato due ore e mezza per sfogarmi, Inzaghi…”

L'intervista al presidente del club biancoceleste, Claudio Lotito, dopo il Derby perso dalla Lazio contro la Roma

Mediagol97

Claudio Lotito parla dopo il Derby di Roma.

Il presidente della Lazio ha rilasciato un'intervista al quotidiano Il Tempo, in merito alla netta sconfitta per 3-1 subita dalla formazione biancoceleste di Simone Inzaghi contro la Roma di Eusebio Di Francesco nell'ultimo turno del torneo di Serie A. Nel corso dell'intervento, il patron del club laziale ha anche spiegato come sia riuscito a sfogare la rabbia del post-partita, soffermandosi pure sulle curiose voci che da diverso tempo lo avrebbero etichettato come un ex tifoso di fede giallorossa. Di seguito le sue dichiarazioni sugli argomenti elencati.

Presidente ha fatto tardi perché non ha dormito dopo il derby?

"È un problema che affronterò da domani. Anzi devo dire che sabato mi sono allenato due ore e mezza nel centro sportivo di Formello per scaricare la tensione, altrimenti sarebbe successo qualcosa, invece mi sono sfogato sulle attrezzature".

Non ha telefonato a Simone Inzaghi?

"A caldo non si fanno mai rimproveri o considerazioni, soltanto a mente fredda. Il derby è stato una parentesi".

Ma prima era romanista presidente?

"Questa è un'altra invenzione che nasce da un fatto molto semplice. Quando ero ancora fidanzato con la mia futura moglie, mio suocero era proprietario della Roma insieme alla famiglia Sensi. Quindi è capitato di andare allo stadio a vedere le partite dei giallorossi con lui, ma poi l'ho convertito sulla via di Damasco e ora tifa Lazio per merito soprattutto di mio figlio. Dà lì è nata la storia di Lotito romanista, che festeggiava i gol della Roma. Se ho mai esultato a una rete? Ma no, serve tutto per screditarmi, però neanche potevo mettermi a piangere per la squadra della mia famiglia. Qualcuno dice 'purché se ne parli', ma di questi tempi invece è meglio che non se ne parli affatto".