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Lazio, Lotito: “Non cerco alibi, ma adesso pretendo il massimo da tutti”

Claudio Lotito

Le parole del presidente della Lazio.

Mediagol7

Uscita anzitempo dalla Coppa Italia; sconfitta agli ottavi di finale di Europa League (netto 0-3 casalingo contro lo Sparta Praga); lontanissima dal terzo posto e da un piazzamento in Europa.

Per la Lazio è certamente una stagione fallimentare, culminata con l'esonero di Stefano Pioli e la promozione in prima squadra di Simone Inzaghi. Chi ha commentato il momento della compagine biancoceleste è Claudio Lotito che, attraverso le colonne di LazioStyleMagazine, ha parlato a quattro giorni dalla sfida di campionato contro il Palermo. "La maggior parte di noi, a questo punto, sarebbe tentato di lasciar correre, mettere un punto ad una stagione, seppur non giunta al termine, ed archiviare. Ma non noi della Lazio. O almeno, chi ancora ama pervicacemente questi colori. Tutto porterebbe a gettare nel cestino il lavoro fatto, andando alla ricerca di un unico colpevole, criticando tutto e tutto. E forse, anzi sicuramente, alcune delle critiche sono sacrosante, e per una serie di motivi, per una serie di considerazioni, per una serie di aspettative che poi sono stare disilluse, non sono state analizzate, probabilmente fino in fondo - ha detto il patron della Lazio -. Critiche sacrosante direi, critiche non troppo soppesate, (e non è una scusa) probabilmente, dall’incalzare degli avvenimenti, dalle partite che si susseguivano, da un’infermeria sempre piena. E ripeto, non sono scuse. Non è nel mio carattere lo sanno anche i miei più storici detrattori, che non cerco alibi, che mi assumo sempre e comunque le mie responsabilità. D’altra parte, quando in una famiglia tutto va a gonfie vele, i figli studiano con successo, la moglie è felice, la situazione economica non dà problemi, al capofamiglia nulla è riconosciuto. Se invece le cose non marciano come dovrebbero, il capro espiatorio è proprio lui. E poi da sempre sono abituato a portare sulle spalle errori commessi anche da altri". 

PRETESE - "Ora pretendo, come lo pretendo da me stesso, che si triplichino, si quadruplichino gli sforzi, da parte di ogni settore della società, da tecnici, dai giocatori, dai preparatori, da tutti. E che nessuno osi mettere in dubbio che tutto che quello che ho fatto, che faccio e che farò, è sempre con in testa un unico pensiero: il bene della Lazio - ha spiegato Lotito -. Per questa grande passione, per questo grande amore ho sacrificato e sacrifico la mia vita, (ma questo è un affare solamente mio) e quindi ribadisco, in questo momento poco felice, il massimo impegno da parte di coloro che partecipano a questa avventura, e voglio che si abbia la massima onestà intellettuale nel guardarsi nel profondo per arrivare a prendere la decisione se rimanere o no. O con la Lazio o fuori".