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A. Filippini: “Palermo? Che peccato, Zamparini è stato un grande presidente”

A. Filippini: “Palermo? Che peccato, Zamparini è stato un grande presidente”

Le parole del doppio ex di Lazio e Palermo, Antonio Filippini: "Dispiace la situazione del Palermo che da un paio di anni non riesce a trovare serenità societaria, come testimoniato anche dal cambio continuo di allenatori".

Mediagol40

Un campionato ormai compromesso e che non ha più nulla da dire per il Palermo, a dieci punti di distacco dalla quartultima squadra in classifica, l'Empoli.

Contro la Lazio, domenica prossima, sarà dunque un match privo di significato per i rosanero, condannati alla Serie B. "Quali difficoltà per la Lazio contro il Palermo? Sarà sempre una partita da prendere con le molle, col Palermo che ha ormai poco da perdere - ha analizzato il doppio ex della sfida, Antonio Filippini, intervistato da Laziali On Air -. Affrontare queste partite con la giusta concentrazione è fondamentale per dimostrare di essere una grande squadra, come ha fatto ad esempio la Juventus a Pescara. E’ una partita da vincere a tutti i costi. Dispiace la situazione del Palermo che da un paio di anni non riesce a trovare serenità societaria, come testimoniato anche dal cambio continuo di allenatori. Quando una società si comporta così è normale che i risultati non arrivino, è un peccato perché Zamparini è stato comunque un grande presidente nella storia del Palermo e la piazza rosanero merita senz’altro la Serie A".

"Se ci si poteva aspettare una Lazio da sola al quarto posto in classifica, a quattro giornate dalla fine del campionato? Penso che all’inizio della stagione se alla Lazio fossero stati proposti gli obiettivi attuali, la firma sarebbe stata apposta senza neanche pensarci - ha proseguito -. In questo momento la Lazio sta lottando per questi due grandi obiettivi con Inzaghi che sta facendo un ottimo lavoro, pur partendo dalla situazione iniziale del rifiuto di Bielsa che aveva destabilizzato un po’ l’ambiente. E’ stato giusto puntare sui giovani ed è bello vedere una Lazio costruita così". Ultima chiosa su Simone Inzaghi, vero allenatore rivelazione della stagione in A. "Si è saputo costruire molto bene da tecnico del settore giovanile, una realtà in cui si capisce facilmente come saper applicare più moduli permette di crescere tatticamente. L’adattabilità dei ragazzi l’ha reso un allenatore versatile, e gli ha permesso di creare un’empatia con i giocatori importantissima. Quando c’è la passione si possono sempre raggiungere grandi obiettivi, lui è un ragazzo che vive di calcio, è appassionato e studia molte realtà e l’ambiente-Lazio si è rivelato ideale per lui".