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Serie A, Calciopoli: rischio di falso in bilancio per Juventus e Fiorentina, i dettagli

PARMA, ITALY - JANUARY 28:  Juventus FC president Andrea Agnelli looks on before Juventus FC the TIM Cup match between Parma FC and Juventus FC at Stadio Ennio Tardini on January 28, 2015 in Parma, Italy.  (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Gli attuali dirigenti di Juventus e Fiorentina non avrebbero mai stanziato le somme che la Cassazione aveva garantito come risarcimento all'allora patron del Bologna, Gazzoni Frascara, e alle altre parti civili danneggiate.

Mediagol7

Guai in vista per Juventus e Fiorentina? Sì, secondo l'edizione odierna de 'Il Fatto Quotidiano'.

Gli attuali dirigenti delle due società, Andrea Agnelli e Diego Della Valle, non avrebbero mai pagato le somme che la Cassazione aveva garantito come risarcimento all'allora (ai tempi di Calciopoli) presidente del Bologna, Gazzoni Frascara. E rischierebbero - dunque - l'accusa di falso in bilancio.

Lo scorso luglio, Frascara aveva depositato in procura - per conto della Victoria 2000 srl - una corposa denuncia contro i dirigenti viola per il mancato accantonamento (nel bilancio chiuso il 31 dicembre 2015) della somma che la Fiorentina potrebbe dover versare come risarcimento danni alle parti lese di quello scandalo (Brescia, Atalanta, Bologna, retrocesse nella stagione 2004/2005, a Victoria 2000 e alla Figc).

La denuncia fatta a Della Valle, però, nasconderebbe conseguenze anche per la Juventus. Sì, perché anche contro i bianconeri ci sarebbe una doppia richiesta di risarcimento da parte della Victoria 2000 a Napoli e di Gazzoni a Roma, per un totale di 113 milioni di euro. D'altra parte, la Juventus non avrebbe accantonato somme al riguardo, nonostante le 6 sentenze (3 in Cassazione) di colpevolezza. E per la giustizia sportiva il mancato accantonamento rappresenta un vero e proprio illecito amministrativo. Per questo motivo, potrebbe risultare irregolare anche l'iscrizione al campionato delle due società (art. 7, documentazione irregolare fornita alla Covisoc), che potrebbero rischiare sanzioni e punti di penalizzazione, come già accaduto a Parma (-7 nel 2014/15), Siena (-8) e Brescia (-5).