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Paulo Dybala: “La differenza tra vivere a Torino e a Palermo”

L'intervista in versione integrale rilasciata da Paulo Dybala a Ole: "A Torino i tifosi ti chiedono foto, però cercano di disturbarti il meno possibile. Se vedono che stai cenando, ad esempio, evitano. A Palermo era diverso? Sì, un giorno ho...

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"Era un giorno di inizio settimana. Io dovevo allenarmi nel mio villaggio, con i miei amici, nello Sportivo Laguna Larga. Però quando mi stavo cambiando, mio padre mi disse che quel giorno non mi sarei dovuto allenare lì, che avrei dovuto sostenere un provino a Cordoba, per l'Instituto".

Paulo Dybala racconta come tutto ebbe inizio: "Per me era come realizzare un sogno. Passare da un villaggio a una città così importante... Lo abbracciai forte. Molto forte. Me lo ricordo come se fosse ieri. Lì cominciò davvero tutto - ricorda l'argentino attraverso i microfoni di Ole -. Mio padre, Adolfo, giocava da cinque, davanti alla difesa. Lo chiamavano simpaticamente in un modo molto rude, perché giocava più di quantità che di qualità, era molto rustico... diciamo così. Purtroppo non sono arrivato a vederlo giocare, perché morì prima (quando Paulo aveva 15 anni, ndr). Però ricordo che scambiavamo sempre passaggi col pallone. Nel mio villaggio giocavo da ala a sinistra in un tridente d'attacco, come fa Di Maria. Poi ho spostato il mio raggio d'azione sulla trequarti. Diventai un enganche, un trequartista centrale. Ma non fu il mio ruolo definitivo. Nell'Instituto, infatti, l'allenatore Dario Franco mi chiese di giocare da falso nueve. Mi sono trovato benissimo in questa posizione, anche se adesso alla Juve gioco dietro l'attaccante che è Higuain. Il mio idolo rimane un trequartista, anzi il trequartista, Juan Roman Riquelme. Quando ero bambino lo guardavo in televisione e mi piaceva moltissimo. Però mai l'ho visto dal vivo, né mai l'ho potuto conoscere. Mi piacerebbe incontrarlo. Ovviamente. Nella mia famiglia eravamo tutti tifosi del Boca? Tutti tutti no, Riquelme era l'idolo mio e di mio padre", ha aggiunto Dybala che poi ha raccontato la differenza tra vivere a Palermo e vivere a Torino...

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