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Higuain: “Mai stato felice come alla Juventus. Dybala il nuovo Messi? Vi dico la mia”

TURIN, ITALY - DECEMBER 11:  Gonzalo Higuain (R) and Paulo Dybala of Juventus FC celebrate victory at the end of the Serie A match between FC Torino and Juventus FC at Stadio Olimpico di Torino on December 11, 2016 in Turin, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

L'intervista all'attaccante della Juventus, Gonzalo Higuain: " Dybala deve diventare Dybala, uno che ha il potenziale per essere tra i migliori del mondo".

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"Qui, alla Juve e a Torino, ho trovato il punto di tranquillità della mia vita. Con il lavoro e fuori, in una città bellissima, che mi piace da morire. Mi fa piacere sapere che mi hanno preso pensando di vincere la Champions".

Lo ha detto Gonzalo Higuain, intervistato ai microfoni de 'La Stampa'. Il numero 9 della Juventus, già autore di diciannove reti stagionali in Serie A (l'ultima messa a segno contro il Palermo), è tornato a parlare del suo momento alla vigilia della sfida contro il Porto: domani sera, a Oporto, i bianconeri scenderanno in campo nel match d'andata degli ottavi di finale di Champions League.

"Giocare allo 'Stadium' è spettacolare. Prima di entrare in campo vedi le foto di Platini, Baggio, Zidane, Del Piero e ti dici: 'Con la stessa maglia posso non dare il massimo?'. La mia faccia su quei muri? Sarebbe un grandissimo onore, ma prima devo fare e vincere ancora tanto - ha dichiarato il Pipita -. C'è la Champions, per esempio. Insomma, ho fatto la scelta giusta a venire qui. Se ho mai giocato contro il Porto? Sì, un paio di volte: con il Napoli, e ci eliminarono, ma era Europa League, e con il Madrid, ma non ricordo come finì. Bello stadio, bell'ambiente, con una squadra che gioca la Champions da sempre: forte e cattiva, sportivamente. Dobbiamo stare attenti".

Casillas vs Buffon -"Casillas? Qualche volta ci parliamo, l’altro giorno mi ha stuzzicato sui social, ma abbiamo un buon rapporto. E poi fa sempre piacere fare gol ai grandi portieri. Buffon? È uno che ha vinto tutto, eppure sia allena come fosse un bambino. E così Dani Alves e altri compagni: è quella fame che ti fa vincere, anche se l’hai già fatto. Non è facile".

Juventus -"Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta: non è una frasetta, ma l’esempio più chiaro dell’essenza di questa squadra. Arrivi in un modo, e non è che ti cambiano, ma cercano di migliorare il tuo punto debole. E poi ci sono tanti collaboratori, che non sbagliano mai, e tu devi solo preoccuparti di giocare: è una cosa fondamentale. Mi sento felicissimo, per l’affetto che mi danno i compagni, i tifosi, la società, la città: mi sento parte di loro - ha proseguito -. E ho capito di aver fatto la scelta giusta. A 29 anni ho trovato il punto di tranquillità mentale della mia vita, nel lavoro e fuori. Gioco in una squadra che lotterà per la Champions e ho trovato una città bellissima, nella quale mi piace da morire passeggiare. Il 4-2-3-1? Ci ho giocato per anni e ora il mister ha avuto il coraggio di cambiare, pensando di avere i giocatori adatti. Abbiamo un allenatore e la decisione spetta a lui: noi dobbiamo solo cercare di giocare nel migliore dei modi".

Dybala - "Paulo sarà il nuovo Messi? Odio i paragoni, allora dico che Dybala deve diventare Dybala, uno che ha il potenziale per essere tra i migliori del mondo. Ma bisogna lasciarlo stare. Io come Raul? Ho imparato da lui, certo, da Van Nistelrooy, Cassano, Ronaldo, anche se lo vidi per appena un paio di mesi. Quando hai 18-19 anni e puoi giocare con grandissimi campioni, è un gran privilegio. Guardare quel che fanno e sentire quel che dicono, serve. Il mio modello? Ronaldo, il brasiliano, è stato il più forte di tutti. L’unico di cui guardassi i video, ma non provavo a fare le stesse cose: era molto difficile", ha concluso l'argentino.

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