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Dybala: “Palermo la mia prima ragazza, la Juventus come una moglie. Pallone d’oro? Ancora presto”

Dybala: “Palermo la mia prima ragazza, la Juventus come una moglie. Pallone d’oro? Ancora presto”

L'attaccante argentino parla ai media argentini: "Miei gol più emozionanti? Ne sceglo uno di ciascuno dei club in cui ho giocato, così faccio contenti tutti".

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La sua Seleccion è piombata nel caos nelle ultime ore, ma Paulo Dybala prova a porre i riflettori su altre tematiche.

In occasione di un'intervista rilasciata a 'El Grafico', celebre rivista argentina, l'asso della Juventus parla di passato e futuro, definendo così le sue tre uniche squadre in cui ha fin qui militato nella sua carriera. "L’Istituto di Cordoba è come la mia mamma, che mi ha aiutato a crescere, che mi ha insegnato tutto. Palermo sarebbe la mia prima ragazza. La Juventus la fidanzata o la moglie", le parole del classe '93.

Goal preferiti -"La mia prima rete con l’Istituto, contro l’Aldosivi a Mar del Plata; la rete al Milan, a San Siro con la maglia del Palermo. E quello nella finale di Supercoppa con la Juventus, alla Lazio. Ho scelto uno di ciascuno dei club e così faccio contenti tutti. E il quarto, può essere il prossimo che farò con l’Argentina”.

La Serie A e Buffon -"Il primo anno è stato il più duro, ma ora sono alla mia quinta stagione in Italia ed è come se la mia vita si stesse formando qui. Ho avuto l’opportunità di incontrare Gigi quest’anno. Un grandissimo leader. Fa la differenza. È una persona molto importante per quello che rappresenta per noi, i suoi compagni, e anche per quello che rappresenta nella storia del calcio. Da bambino mi piaceva e penso che sia il migliore o tra i migliori portieri della storia. Mia prima stagione alla Juve? È stato tutto, più o meno, come avevo immaginato il primo giorno che sono arrivato. Forse mi sarebbe piaciuto arrivare un po’ più in la in Champions League. Ma personalmente, sono molto felice, perché ho fatto tanti gol".

Sogno di tutti -“Quando ho firmato il contratto, sapevo che non sarebbe stato facile, è stato un passo molto importante nella mia carriera, firmare per un grande club come la Juventus, dopo tutto quello che avevo fatto per raggiungere i miei obiettivi. Il raggiungimento di un grande club in Europa, per avere successo, è il sogno di ogni calciatore. Il giorno in cui mi è stato detto che dovevo firmare, ho vissuto tante sensazioni ed è molto difficile da spiegare, perché non è qualcosa che capiti ogni giorno”.

Numero 21 -"Indossare la maglia della Juventus ha già un grande peso. Nell’Instituto ho sempre giocato con il 9, così come a Palermo, e quando sono arrivato alla Juve, il 9 lo aveva Alvaro Moratta. Andrea Pirlo, un idolo aveva indossato quel numero. Il 21 è come il 10 nella Juventus. Un numero significativo. È stato come mettermi alla prova, perché al di là del peso della maglia, è stata una sfida per me, e io sono molto contento di come è andata".

Futuro -"Per ora io voglio non tornare in Argentina. Spero di avere una lunga carriera qui. E se sto bene fisicamente, mi piacerebbe giocare nel campionato dell’Argentina, in quanto esso un sogno di giocare nella Bombonera, o sul campo dell’Independiente; nel Monumental ho giocato con l’Istituto. Sì, spero un giorno di poter giocare nel campionato argentino".

Pallone d’oro -"Penso che sia ancora molto presto e che sarebbe un esagerato parlare di pallone d’oro per me. Ci sono molti giocatori che vivono momenti molto buoni nei club più importanti nel mondo. A rigor di logica, con il duro lavoro, un giorno è possibile ottenerlo. Soltanto così è possibile raggiungere gli obiettivi: lavorando".

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