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Sabatini: “Inter? Ecco perché sono andato via. Roma, ti sento ancora mia”. E sul futuro…

Sabatini: “Inter? Ecco perché sono andato via. Roma, ti sento ancora mia”. E sul futuro…

Le parole dell'ex direttore tecnico di Suning Sports: "A certe condizioni non pensavo di poter essere utile..."

Mediagol7

"Lasciare è stata una scelta dolorosissima, perché l'Inter è il massimo dal punto di vista professionale".

Parola di Walter Sabatini. Dallo scorso 28 marzo, l'ex ds del Palermo non ricopre più il ruolo di direttore tecnico di Suning Sports. Intervistato ai microfoni di SkySport, il dirigente originario di Marsciano ha spiegato i motivi che lo hanno indotto a lasciare l'Inter e quell'incarico.

"A certe condizioni non pensavo di poter essere utile ad una squadra che merita un lavoro diverso da quello che avrei potuto sviluppare qui. Ho creduto di non poter assecondare i desideri dei tifosi. Ma non essendoci i presupposti ho preferito ringraziare Suning - ha dichiarato Sabatini -. Qui non avrei potuto fare il mio calcio né contraccambiare fino in fondo la fiducia, per le procedure e il modo di affrontare la vita del club che non erano affini al mio modo di lavorare. Chiedo scusa ai tifosi dell'Inter per questo". Poi, Sabatini ha speso parole al miele nei confronti del tecnico Luciano Spalletti. "Lui è una garanzia per centrare la Champions League, io lo definisco il dirimpettaio della follia. Ma il calcio senza un pizzico di follia non si gioca, non ha senso. Spalletti vive il calcio come un arte, con una sofferenza incredibile ed è un allenatore importante", sono state le sue parole.

ROMA - "La Roma la sento ancora mia, ci sono nove undicesimi dei ragazzi che nel tempo sono stati acquisiti. Non è una storia estemporanea, ma un lavoro a monte che è stato fatto. La Champions League? Li seguo con grande affetto e anche con la consapevolezza che potrebbero produrre un risultato leggendario. Me lo auguro con tutto il cuore".

SUL FUTURO... -"Io sopporto il mio futuro, sarò pronto a qualsiasi nuova possibilità che mi sarà data, perché sono un uomo che senza calcio perde l'orientamento nella vita. Ho bisogno di una priorità e la mia priorità è il calcio", ha concluso.