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Inter, Spalletti: “Dobbiamo reagire subito. Nessuno mi ha chiesto di essere ceduto, neppure Joao Mario…”

Inter, Spalletti: “Dobbiamo reagire subito. Nessuno mi ha chiesto di essere ceduto, neppure Joao Mario…”

Le parole del tecnico nerazzurro in sala stampa in vista di Sassuolo-Inter

Mediagol8

Ecco le dichiarazioni dell'allenatore dell'Inter Luciano Spalletti.

Serve reagire immediatamente per dimenticare la sconfitta nell'ultimo turno di campionato contro l'Udinese"E' fondamentale. Noi si reagisce continuando a fare quello che si sempre fatto - afferma il tecnico - E' da luglio che noi cerchiamo di reagire a quello che ci è successo prima. Siamo sulla rotta giusta e ci stiamo camminando. Non c'è nessun piano B da studiare, è tutto sotto controllo. E' chiaro: non vorremmo perdere mai. Però anche quella dell'Udinese è stata una gara che ha preso una certa piega, ma la squadra ha mostrato la sua identità, il suo modo di stare in campo". Sui limiti della rosa a disposizione del tecnico, rispetto alle concorrenti: "Quando ho deciso di sposare questo progetto, l'ho fatto con la consapevolezza di avere in mano una rosa sufficiente - dice Spalletti - Chiaro che se ci sarà la possibilità sul mercato, Ausilio e Sabatini sapranno cogliere la palla al balzo come fanno sul campo Icardi e Perisic. I nostri tifosi sono esigenti ma io sono a posto così. Ognuno farà le proprie valutazioni".

Alla domanda, se qualcuno ha chiesto di partire nel mercato di gennaio, il tecnico risponde così: "A me no, per adesso. Quando avverrà valuteremo. Si prende atto del fatto che qualcuno possa venire a chiedere di giocare di più. Per me le presenze non fanno classifica. Tutti possono dire ciò che vogliono, ma conta la posizione dell'Inter. E poi in tanti esprimeranno le loro opinioni, ma alla fine c'è il campionato e a quello bisogna guardare". Sulla gestione di Joao Mario, il quale avrebbe detto di essere preoccupato per il Mondiale"A me Joao Mario non ha mai detto niente. E nemmeno Sabatini mi ha detto qualcosa a proposito di Joao Mario. Lui è un calciatore forte dell'Inter e se mi farà vedere quello che mi ha fato intravvedere, io lo potrò schierare, lui ora sta bene e può farci vincere le partite".

Infine, sul governo cinese che ha limitato gli investimenti all'estero, questo il pensiero di mister Spalletti: "Qualcosa era già cambiato la scorsa estate rispetto ai progetti iniziali. Noi dobbiamo essere parte della soluzione, non del problema. Siamo dentro e ci prendiamo in carico i problemi di percorso che si sono concretizzati. Tutto quello che troveremo davanti lo andremo ad affrontare, poi da ultimo faremo le dovute considerazioni su tutto. Ma è giusto che prima si esprima la società, non ci saranno budget importanti da gestire, ci facciamo carico delle nostre competenze, di dare tutti il massimo. Noi possiamo arrivare dove vogliamo, poi se ci sarà la palla al balzo, la palla la faranno entrare".

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