serie a

Inter-Bologna, Spalletti: “La squadra mi segue ancora. I fischi? Sono abituato, non mi fanno effetto…”

Inter-Bologna, Spalletti: “La squadra mi segue ancora. I fischi? Sono abituato, non mi fanno effetto…”

Le parole del tecnico dei nerazzurri al termine della sfida contro i rossoblù

Mediagol52

Continua il periodo di crisi dell'Inter.

Dopo il pareggio contro il Sassuolo e la sconfitta contro il Torino, i nerazzurri hanno ospitato il Bologna tra le mura dello stadio San Siro in occasione del posticipo pomeridiano della ventiduesima giornata di Serie A, alla ricerca di una vittoria fondamentale per consolidare il terzo posto in classifica: i rossoblù hanno però giocato una partita splendida, riuscendo a trovare i tre punti grazie al gol realizzato da Federico Santander, che ha così regalato la prima grande gioia al nuovo tecnico Siniša Mihajlović.

Al termine della gara l'allenatore del club lombardo, Luciano Spalletti, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni, commentando anche i fischi ricevuti dai tifosi presenti allo stadio: "Tanti episodi non sono girati bene, noi dopo lo svantaggio abbiamo forzato delle situazioni e questo non è nelle nostre corde. La squadra mi segue ancora, ne sono convinto, purtroppo quando c’è da lottare o da far fronte a delle difficoltà ci manca qualcosa, quel guizzo che può farti fare la differenza. In ogni caso, lo ribadisco: non mi sento sotto esame. Quando si alza il livello di tensione si alza anche il livello d’insicurezza e senza carattere non si può reagire in certe occasioni. Chiaro che se non sfrutti alcune palle gol diventa tutto più difficile per quella che è la forza del club e dello stadio: se non hai un carattere altrettanto forte non ce la fai a reagire. I fischi li avevo già sentiti in questo stadio, li ho presi ovunque in carriera e non mi fanno effetto. Noi continuiamo a lavorare, i tifosi si accorgono che siamo sotto le aspettative, loro pagano il biglietto e meritano qualcosa di differente da quanto mostrato oggi. Specialmente se la squadra si chiama Inter. Ranocchia? L’ho messo nel finale perché lui è bravo nel gioco aereo e perché per 75’ aggiravamo la difesa avversaria solo sugli esterni. Quindi ho pensato a lui. Due o tre volte l’ha spizzata, ma non è andata bene. Cosa ho detto ai ragazzi nello spogliatoio? Alcune cose che mi hanno dato un po’ di fastidio, in maniera evidente. Per il resto si rimanda tutto a domani quando faremo l’analisi della partita come sempre. Io esonerato? Probabilmente queste voci servono a quelli che ne traggono dei vantaggi in base alla permanenza o meno dell’allenatore. Se è questo il discorso, non mi riguarda. La squadra mi segue ma nella lotta si vede che manca qualcosa perché gli altri lottano più forte di noi e questo è il dato fondamentale".