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Cagliari-Inter, la stoccata di Spalletti: “Icardi? Parlo solo di chi ha a cuore le sorti del club”. Poi la frecciata a Pioli…

Cagliari-Inter, la stoccata di Spalletti: “Icardi? Parlo solo di chi ha a cuore le sorti del club”. Poi la frecciata a Pioli…

Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico dell'Inter alla vigilia della sfida contro il Cagliari, in programma domani sera alla Sardegna Arena

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"Su Icardi sono già state dette molte cose, si sono espressi già Zhang e Marotta. Io da ora in avanti parlerò solo di quelli che ci sono, non parlerò più di Icardi. Io devo parlare degli altri, che sono quelli che vengono in campo e hanno a cuore le sorti dell'Inter".

Parola di Luciano Spalletti. Il tecnico dell'Inter è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Cagliari, in programma domani sera alla Sardegna Arena. Diversi sono stati i temi trattati dall'allenatore originario di Certaldo: dal momento della sua squadra, reduce dal pareggio di Firenze caratterizzato da diverse polemiche dopo il rigore concesso poco prima del fischio finale dall'arbitro di Palermo Rosario Abisso, alle prestazione offerte di recente da Ivan Perisic e Lautaro Martinez. Ma non solo...

"Sul post di Firenze un po' di dispiacere rimane, la partita l'avevamo fatta e potevamo portare a casa la vittoria. C'è dispiacere, però i calciatori sanno che bisogna farsi sempre trovare pronti e non bisogna restare sulle situazioni che si creano. Quello che si è creato col Var è un meccanismo perfetto da un punto di vista di macchina. Poi come è stato detto le macchine vanno guidate e ci sono anche episodi che sono difficili da valutare da uno schermo. Non ho da dare consigli su come vada migliorato, il Var è stato costruito nel modo giusto. Bisogna soltanto affinare l'intesa ed essere abituati all'uso, che può essere richiamato anche più volte. Deve essere continuato a usarlo, ce lo stanno copiando tutti e c'è un motivo - ha dichiarato Spalletti -. Marotta ha detto che l'errore di Firenze può essere un danno irreparabile per la stagione dell'Inter? Mi sembra corretto quello che ha detto, non voglio creare dubbi sul messaggio che ha voluto mandare. Per quanto riguarda Pioli ha ragione lui, stiamo facendo confusione, perché quelli della mano non sono polpastrelli ma capezzoli, se ti sbatte la palla su un capezzolo è mano ma se ti sbatte sui polpastrelli come è capitato a Hugo non è niente. Ha ragione lui. Noi dobbiamo pensare a noi stessi a qualificarci in Champions. C'è ancora possibilità che tante siano ancora dentro, dalla Lazio al Torino e alla Sampdoria. Io sapevo che sarebbe stata una storia difficile fino in fondo, anzi pensavo che anche altre fossero in gioco ancora adesso. Milan, Roma e Inter devono ambire ad entrare in Champions fino all'ultima partita e sarà da sudarsela la qualificazione".

PERISIC E KEITA -"È successo anche l'anno scorso che Perisic si era ripreso dopo non aver passato un buon periodo. Può succedere di essere condizionati nel nostro calcio dai momenti e dagli episodi. Le responsabilità sono molte, ti occupano mentalmente e fisicamente. Da un mio punto di vista, Ivan, anche quando non fa una bella prestazione, se si valuta in modo corretto si vede che sbaglia qualche passaggio di troppo, ma fa ugualmente giocate importanti. E fisicamente c'è sempre, così come sulle palle inattive. Non ho dubbi: per me è forte e affidabile sotto tutti gli aspetti. È da Inter. Come sta Keita? Bisogna vederlo giornalmente come migliora negli allenamenti. Ci sono stati passi avanti negli ultimi giorni e spero di riaverlo nel giro di un paio di partite".

LAUTARO, BROZOVIC E VECINO -"Lautaro sta facendo quello che mi aspettavo, anzi, proprio ora che è carico di questa responsabilità, sta facendo davvero molto bene. A Firenze ha fatto vedere dei numeri, ha fatto le cose per bene. È un calciatore che ha più qualità da mettere a disposizione della squadra e questa responsabilità che sente ora la gestisce molto bene. Sta crescendo in maniera imponente, sia come partite giocate sul campo sia in allenamento. Ora deve fare tutto e sente una responsabilità maggiore. E' giovanissimo e c'era il rischio che non la sopportasse, ma ha dato risultati in campo ed è riuscito a dare un messaggio ai compagni di squadra che si fidano di lui. Brozovic-Vecino sono tornati a giocare ad alti livelli? È vero che se stanno bene noi giochiamo meglio, ma è un fattore che coinvolge tutta la squadra. Stanno facendo bene, quando sono calati è anche perché altri della squadra hanno comportato questo calo. Brozovic e Vecino sono completi e perfetti per giocare insieme in quel ruolo. Emergenza in attacco in vista del derby vista la diffida di Lautaro? Non è così, perché una squadra non dipende mai da un calciatore. Discorso scontato, ma funziona così. Ora qualsiasi calciatore venga a mancare sono convinto che la squadra riesca a sopperire alle sue caratteristiche. Al posto di Lautaro ce ne sono diversi che possono giocare, a partire da Keita".

CAGLIARI -"La squadra sta molto bene fisicamente. E ci sono giocatori che possono fare ancora meglio. Uno di questi è Nainggolan, per come lo conosco sono sicuro che ha altro da mostrare. Il Cagliari è un avversario che sa quello che deve essere il suo comportamento, conosce i meccanismi che deve utilizzare. Ha cambiato a livello tattico qualche cosa, la fisicità di Pavoletti crea problemi a qualsiasi difesa e forse ne creerà qualcuno anche a una difesa forte come la nostra. Riescono a giocare corto e verticalizzare in maniera improvvisa, dovremo dare una buona lettura alla palla: lì si svilupperà gran parte della gara. A Cagliari sfida cruciale per la corsa Champions? Ormai sono tutti sul collo dell'altro per fare sentire la pressione, e riuscire a vincere questa partita non facile, contro un avversario che sa come fare, sarebbe un dare seguito a questo periodo dove la squadra ha avuto una reazione imponente. Abbiamo la testa solida, abbiamo fatto vedere dove vogliamo andare. Quando ci sono gare così ravvicinate bisogna fare uso di elementi freschi, poi è chiaro che in questo momento abbiamo qualche infortunato e il variare la formazione non si potrà fare in maniera imponente", ha concluso Spalletti.

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