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Preziosi come Zamparini? Il patron del Genoa: “Non vendo il club, offerta irragionevole”

Preziosi come Zamparini? Il patron del Genoa: “Non vendo il club, offerta irragionevole”

Le interessanti dichiarazioni del numero uno rossoblu in merito alla mancata cessione del club, che ricordano un po' quelle del patron rosanero...

Mediagol97

Palermo e Genoa: due destini che si incrociano.  Proprio il club ligure fu oggetto delle attenzioni dell'imprenditore friulano prima che rilevasse il Palermo da Franco Sensi.

Situazioni non analoghe ma molto simili relativamente alla paventata cessione delle due società.

Simmetrico è anche il dissenso, radicato ed esteso, da parte della maggioranza delle due tifoserie nei confronti dei rispettivi proprietari dei club.

Così come successo tra Zamparini e Baccaglini, quando la trattativa per la vendita del club rosanero all'ex Iena sembrava cosa fatta salvo poi subire un brusco stop, anche in quel di Genova le dinamiche sono le stesse.

E infatti anche in questo caso la cessione del club rossoblu alla Sri Group di Giulio Gallazzi sembrava veramente essere ai dettagli (Approfondisci qui), fino a quando non è arrivata la frenata, proprio da parte del presidente Enrico Preziosi, che aveva dichiarato in merito: "Il comunicato cosa dirà? Dirà che non ci sono state le condizioni per chiudere la trattativa. Condizioni economiche? C’è un patto di riservatezza, non parlo per me perché altrimenti poi vuol dire che trovo scuse perché non ho voluto vendere. Io dico solo che non c’erano le condizioni per vendere per il bene del Genoa".

Il patron del club più antico d'Italia è tornato ancora una volta sulla questione con delle dichiarazioni di stampo decisamente 'zampariniano', che ricordano un po' quelle sentite dai tifosi rosanero al termine della trattativa saltata proprio tra il patron del Palermo e l'italo-statunitense Paul Baccaglini. Di seguito le dichiarazioni del numero uno rossoblu, rilasciate ai microfoni di Telenord.

"La cessione del club? Oltre a Sri Group ci sono altre alternative, sono convinto che prima o poi qualcosa succederà. La società resta in vendita. La trattativa con Sri Group mi ha distratto e reso nervoso: continuiamo a essere in contatto con loro, però ammetto che è finita male. Non c’erano i presupposti per concludere, l’impostazione della trattativa per me era irragionevole. É il peggior momento da quando sono presidente, un momento che mi fa riflettere: ho un carattere particolare, non riesco a controllare certe emozioni, adesso i toni del dialogo devono restare bassi. Invito Gallazzi a una conferenza stampa unificata dove esporrò i motivi del mio no".

Preziosi ha anche anticipato una novità in casa rossoblu: "L’ACG nominerà tre genoani (rappresentanti della Gradinata Nord, Sud e Distinti) capaci di esaminare un bilancio: entreranno nel consiglio d’amministrazione e saranno partecipi della vita societaria. Trasparenza per tutti, voglio vedere chi si azzarderà ancora a dire che faccio soldi alle spalle del Genoa". Continua Preziosi, che sulla cessione del club aggiunge: "Stiamo cercando un advisor per vendere il Genoa, lo ufficializzeremo la prossima settimana: ha già lavorato con noi in passato, è stato rapido e positivo. Costruiremo anche un data room per organizzare i conti. Gli stipendi? Sono regolarmente pagati, Gallazzi ha valutato i nostri debiti in 85 milioni di euro, sono troppi: me li pagherò tutti io".