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Genoa, Preziosi: “Mio errore richiamare Juric. Ballardini? Esonerato tante volte, ci sarà un motivo. I beceri dicono che…”

Genoa, Preziosi: “Mio errore richiamare Juric. Ballardini? Esonerato tante volte, ci sarà un motivo. I beceri dicono che…”

Le dichiarazioni del presidente del Genoa, Enrico Preziosi

Mediagol40

Cesare Prandelli rivoluziona il Genoa.

Il tecnico rossoblù, arrivato a Genova i primi di dicembre - dopo Ballardini e Juric -, abbina il lavoro tattico, che porterà la squadra a un graduale passaggio alla difesa a quattro, a quello psicologico, per cercare di ridare un po’ di tranquillità e fiducia ai giocatori.

Prandelli, per cercare di creare un rapporto di stima e fiducia con i suoi uomini, avrebbe attuato una sorta di terapia degli abbracci: l'ex c.t della Nazionale italiana, infatti, in campo cerca sempre il contatto fisico, la manata sulla spalla o sul petto, la risata liberatoria, e se è il caso anche l’applauso plateale. Una tecnica ben vista e apprezzata dalla squadra, che piano piano sta cercando di ritrovare l'equilibrio perso.

Soddisfatto del lavoro dell'allenatore bresciano, il presidente Enrico Preziosi, intervenuto ai microfoni de Il Corriere dello Sport: "A Prandelli gli danno tutti del cotto, ma io ho visto una persona vogliosa di dimostrare e di entrare dentro a un progetto. Gli ho chiesto di calmare l'ambiente e di rimettere a posto la squadra, anche con un paio di innesti che farò a gennaio. Io mangia-allenatori? Dicono che sono un padre padrone, guardate l'Udinese che in tre anni ha cambiato otto allenatori".

"Il mio errore è stato richiamare Juric - ha sottolineato -. Avevo incontrato anche Prandelli e Nicola, poi Iachini che per il suo passato alla Samp non poteva venire. Juric sembrava maturato e abbiamo deciso di dargli un'altra chance, ma non è stato fortunato".

Sul complicato rapporto con i tifosi: "Quest'anno avevo ricominciato ad andare allo stadio, anche considerando l'ottimo rapporto che Ballardini aveva con la gradinata nord. Amore che avrei infranto io andando allo stadio. Ma non mi ha mai convinto, è un allenatore basico che sa gestire situazioni complicate, è stato esonerato tante volte, ci sarà un motivo. Per far piacere ai tifosi è rimasto in piedi nel derby, per non sedersi da ospite sulla panchina della Samp, poi ha mandato baci alla nord. Si è fatto stordire dall'entusiasmo dei tifosi, a volte anche io lo facevo, ma bisogna mantenere un rapporto defilato e rispettare i ruoli".

"I beceri dicono che porto via soldi - ha aggiunto -, ma non sanno che con il calcio ci ho perso 200 milioni. Da dodici anni siamo in Serie A, è la striscia più lunga della storia del Genoa. Il mio carattere da avventuriero m'impone di non mollare, ma più di questo non posso fare".