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Fiorentina-Palermo: domenica di saluti senza entusiasmo al Franchi, tre mila i biglietti venduti

Fiorentina-Palermo: domenica di saluti senza entusiasmo al Franchi, tre mila i biglietti venduti

In occasione del match contro il Palermo una parte della tifoseria viola decisa a una forma di protesta civile.

Mediagol7

Due giorni e sarà Fiorentina-Palermo, match valido per la 37esima giornata di Serie A.

Si tratta dell'ultima gara della stagione che i Viola giocheranno al Franchi. Il Franchi, uno stadio che negli ultimi anni quasi mai ha regalato grandi gioie ai rosanero. Ma, al momento, la Fiorentina vive un periodo tutt'altro che positivo: una sola vittoria nelle ultime dieci partite e motivazioni esaurite per la squadra di Paulo Sousa.

"L'ultima al Franchi. Un rito. A volte entusiasta, altre impaurito o drammatico o festoso. E questa volta? Mah, boh, nessun segnale. Tremila biglietti venduti fino a ora. La proiezione dice: 20/25 mila. Come se questa fosse stata una stagione qualsiasi. Come se andare in Europa League sia un atto dovuto, come se i sogni autunnali fossero stati uno scherzo, come se questo silenzio assordante sia qualcosa di normale [...] E così si avvicina una domenica tutta da inventare, un giorno che potrebbe almeno essere buono per festeggiare Manuel Pasqual, undici stagioni in maglia viola e nessuno che gli abbia ancora detto se andrà o resterà. Dettaglio essenziale per lui e per i tifosi, che almeno posso salutarsi con l’affetto e il rispetto reciproco che hanno sempre tenuto vivo in questi anni. Poi ci sono gli altri, tanti, in lista di attesa per partire: Babacar, per esempio - scrive 'La Repubblica', edizione Firenze -. Ovvero, una super speranza e adesso una possibile super plusvalenza. Poi c’è Ilicic, un vero equilibrista, in bilico tra partite anonime e lampi straordinari. Un ragazzo che alla fine si è fatto voler bene, e anche uno dei migliori di questa stagione schizofrenica. Questa sarà sicuramente l’ultima per Roncaglia, egregio difensore tostissimo con qualche distrazione compresa nel prezzo. Lui se ne va a fine contratto. Già se ne stava per andare l’estate scorsa, ma poi Sousa in persona gli aveva chiesto di restare. E lui ha obbedito. Facundo è Facundo, e un applauso se lo merita. Poi ci sono quelli che ci sono senza esserci mai stati. Affari del mesto mercato di gennaio. [...] Poi c’è anche Paulo Sousa, che probabilmente resterà, ma non è ancora chiaro con quanto entusiasmo addosso. E una parte della Fiesole decisa a una forma di protesta civile che comunque racconta di una domenica di saluti senza entusiasmo in attesa di ricominciare, in tutti i sensi. Immaginare questa ultima al Franchi sei mesi fa sarebbe stato impossibile. Anche per Kalinic, da eroe a impiegato dell’area di rigore. Triste finale per tutti. Triste e infinito, purtroppo".