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TUTTI I NUMERI DELLA SERIE A 2010 Tra le migliori Napoli, Lazio e Palermo

Di Roberto Chifari La serie A si ferma per le vacanze natalizie eppure dopo 17 giornate, per alcuni club è già tempo di bilanci. Mediagol.it ha analizzato la classifica del campionato.

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Di Roberto Chifari La serie A si ferma per le vacanze natalizie eppure dopo 17 giornate, per alcuni club è già tempo di bilanci. Mediagol.it ha analizzato la classifica del campionato italiano squadra per squadra, attraverso i numeri, le statistiche, le curiosità di questo primo scorcio di campionato. Lanalisi parte dalla testa della classifica fino alle zone calde delle ultime piazze, comparando i numeri di oggi con quelli dellanno scorso dopo tre mesi di campionato. In testa alla classifica solitario cè il Milan che chiude lanno con 36 punti, +2 rispetto alla passata stagione, frutto di 11 vittorie 3 pareggi e 3 sconfitte. La squadra di Allegri non guida solo la classifica ma è tornata ad essere la migliore difesa del campionato con soli 13 gol subìti e 29 segnati. Alle spalle dei rossoneri ci sono le due matricole Napoli e Lazio con 33 punti. Le due terribili pesti del campionato stanno facendo bene, anzi benissimo. Allattivo hanno lo stesso score con 10 vittorie ciascuno, 3 pareggi e 4 sconfitte. Interessante è il dato secondo il quale 31 dei 33 punti dei partenopei è arrivato nella cosiddetta Zona Mazzarri, con un gol vittoria segnato sempre tra il minuto 85 e il minuto 97. Rispetto allanno scorso gli uomini di Mazzarri hanno racimolato 6 punti in più, mentre è ancora più evidente la differenza tra la passata stagione e questa stagione per la squadra di Reja che registra un incredibile +17 che fa sognare lo scudetto dopo lo spauracchio della serie cadetta. Chiude il quartetto delle prime della classe la Juventus di Delneri con 31 punti, un punto in più rispetto al 2009; mentre il tecnico di Aquileia che lanno scorso era alla guida della Sampdoria registra un +6. Sempre i bianconeri registrano anche il miglior attacco della serie A con 32 gol e solo 17 subìti. Al quinto posto si posiziona la Roma di Ranieri, che partita malissimo nelle prime giornate ha racimolato 29 punti frutto di 8 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte. Tra queste anche la bruciante sconfitta al Barbera che è stata disfatta più di gioco che di risultato. Dietro i giallorossi cè il Palermo di Delio Rossi, che uscito malamente dallEuropa League si rituffa in campionato con l’intenzione di riprovarci. I rosanero hanno raccolto 8 vittorie e 5 pareggi ma hanno anche subìto 6 sconfitte, un po troppe per una squadra che aspira a un piazzamento in Champions League. I numeri rispetto alla passata stagione sono molto simili. Il 2009 si è chiuso con 29 punti, 7 vittorie, 7 pareggi e 5 sconfitte e una differenza reti di +2 contro un +7 di questanno. Alle spalle dei rosa si piazza lInter di Benitez o forse sarebbe meglio dire del nuovo corso Leonardo. I nerazzurri dopo aver dominato in Italia, in Europa e nel mondo, hanno iniziato stentando. Questanno chiudono con 23 punti ma con 2 partite da recuperare con Cesena e Fiorentina. Difficile fare un confronto con la passata stagione ma linvicible armada di Mourinho lanno scorso era in testa alla classifica con 39 punti, cioè +3 rispetto ai 36 del Milan. Anche se dovesse vincere entrambi i recuperi i nerazzurri arriverebbero comunque a 29 punti, registrando un -10 rispetto al 2009. A 23 punti ci sono anche Sampdoria e Udinese. La squadra di Di Carlo deve recuperare il derby della Lanterna con il Genoa. Ma il club doriano raccoglie troppi pareggi 8, poche sconfitte solo 3 e 5 vittorie, pochine. Per l’Europa ci vuole ben altro. La squadra ha certamente sofferto lassenza di Cassano e la poca vena realizzativa di Pazzini, ma ha le armi per recuperare. LUdinese di Guidolin invece, registra il classico trend delle squadre guidoliniane con molte vittorie( 7), pochi pareggi (2) e 8 sconfitte che bilanciano un campionato al momento piuttosto anonimo. Animato dalle solite sfuriate di Totò Di Natale, che paga come tutta la squadra l’ inizio schock delle prime 5 giornate. Lanno scorso il Parma di Guidolin aveva 28 punti e veleggiava in zona Champions per poi calare nella seconda parte della stagione, quest’anno invece nessun inizio sprint in attesa di un 2011 migliore. A 21 punti ci sono tre squadre: Chievo Verona, Genoa e Catania. Mentre gli scaligeri e i siciliani sono già arrivati a metà dellopera in soli 3 mesi di campionato ipotecando mezza salvezza, il Genoa di Gasperini prima e di Ballardini poi, si trova a metà classifica, lontano dalle zone calde come dalle posizioni che contano. A dimostrazione del fatto che le grandi squadre non si fanno in sede di mercato ma con una pianificazione tra direttore sportivo, allenatore e presidente. Ritornando ai siciliani, il Catania di Giampaolo ha raccolto 5 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte e registra un +9 rispetto alla passata stagione, quando in panchina sedeva Mihajlovic. Ma Giampaolo dovrà lavorare molto per migliorare lattacco, che con i suoi 14 gol è uno dei peggiori del torneo. Laltra isola del Mediterraneo rappresentata dal Cagliari può sorridere; i 20 punti garantiscono un sereno natale alla squadra di Donadoni, subentrato a Bisoli. Sempre a 20 anche il Bologna che ai fini statistici deve registrare un punto di penalizzazione per inadempimenti fiscali della ormai vecchia gestione Porcedda-Menarini e si attende la decurtazione di altri 2 punti per inadempienze contrattuali. La squadra di Malesani deve intervenire nel mercato un po in tutti i settori: dalla difesa al centrocampo, ma è lattacco che preoccupa, non per i gol fatti ma poiché lunico a tirare la carretta è il solito Di Vaio, anima e cuore di questo Bologna. Nelle zone calde della classifica cè la Fiorentina post Prandelli. I viola guidati da Mihajlovic hanno 19 punti e una partita da recuperare, ma è chiaro che la bella squadra che per 5 stagioni ha incantato lItalia sta arrancando sotto i colpi di una dirigenza stanca e di una squadra che non è stata rinnovata. I viola hanno raccolto 5 vittorie, 4 pareggi e 7 sconfitte e un -5 rispetto alla passata stagione che comunque è stata una delle peggiori dellera Prandelli. Accanto alla Fiorentina si trova il Parma di Pasquale Marino, che ha giocato qualche settimana fa in Sicilia. La squadra di Marino cè e non avrà problemi a salvarsi, ma urge qualche modifica nel mercato di gennaio per sistemare i reparti. Seguono a ruota il terzetto delle squadre a 15 punti: Brescia, Cesena e Lecce le tre neopromosse. I romagnoli dopo un inizio sprint hanno rallentato ma sono una buona squadra e se nel mercato di gennaio non perderanno i loro prezzi pregiati potranno salvarsi. Ma i ragazzacci di Ficcadenti devono migliorare il ruolino dei gol, con solo 11 reti, sono uno dei peggiori attacchi della serie A. Bogdani da solo non basta, serve un attaccante da tanti gol, il classico bomber da area. Il Lecce di De Canio, sembra dato per spacciato, ma può raccogliere quei punti necessari per una salvezza insperata se riuscirà a fare dello stadio di via ‘Del Mare’ un fortino inespugnabile. Chiude allultimo posto laltra pugliese: il Bari di Ventura. La squadra che lanno scorso ha incantato lItalia col suo gioco, questanno chiude con 10 punti (-15 rispetto al 2009), frutto di 5 pareggi e 2 vittorie, ma sono le sconfitte il dato allarmante, con 10 partite perse ha quasi raggiunto il numero totale delle sconfitte della stagione 2009-2010. Non si può dare un giudizio equo per una squadra che ha subìto tantissimi infortuni e che parte del suo andamento arrancante lo deve proprio alla mancanza di alternative valide ai titolari.