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Ranocchia: “Ho subìto il nonnismo pesante all’Arezzo. Mi perseguitavano Carrozzieri e Abbruscato”

Ranocchia: “Ho subìto il nonnismo pesante all’Arezzo. Mi perseguitavano Carrozzieri e Abbruscato”

Il difensore dell'Inter racconta alcuni retroscena relativi alle sue prime esperienze da calciatore professionista.

Mediagol40

Andrea Ranocchia a tutto campo.

Il difensore dell'Inter racconta al Corriere della Sera sprazzi di carriera: tre mesi fa - ha raccontato - ha deciso di affidarsi a un centro in cui viene seguito dal punto di vista psicologico. "È lì che tiro di boxe, per esempio. E poi c’è una persona con cui parlo. Non è proprio uno psicologo", ha precisato il nerazzurro che poi è tornato ai primi flash della sua storia calcistica. "Nel 2007 sono retrocesso dalla B alla C con l’Arezzo di Conte. Ho iniziato a giocare negli anni del nonnismo pesante in spogliatoio - ha spiegato -, mentre ora è quasi sparito. Chi erano i miei persecutori? Carrozzieri, Abbruscato e Mirko Conte nell’Arezzo, avevo 17 anni e come se non bastasse andavamo a giocare in campi terribili: l’Arezzo era la squadra più a nord del girone. Poi ho vinto un campionato di serie B col Bari, sempre di Conte. Ho giocato in nazionale. Ho vinto una Coppa Italia con l’Inter, nel 2011. Sono stato indagato per scommesse e sono stato assolto. Sono stato capitano dell’Inter".