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LO MONACO:”Ecco mio pensiero su Miccoli e Gasp”

di Salvatore Orifici Prima partita da dirigente del Palermo e prima vittoria per Pietro Lo Monaco, che ha bagnato il suo debutto da nuovo amministratore delegato rosanero con la roboante vittoria.

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di Salvatore Orifici Prima partita da dirigente del Palermo e prima vittoria per Pietro Lo Monaco, che ha bagnato il suo debutto da nuovo amministratore delegato rosanero con la roboante vittoria degli uomini di mister Gasperini per 4-1 sul Chievo Verona. Protagonista del match di domenica, neanche a dirlo, è stato Fabrizio Miccoli, idolo del tifo rosanero e ancora privo di un contratto che lo leghi al Palermo per le prossime stagioni. Non poteva non esserci domanda legata al futuro in maglia rosanero del “Romario del Salento” e c’era attesa da parte dei tifosi del Palermo sulle dichiarazioni a riguardo da parte di Lo Monaco: “Io penso che Miccoli sia abbastanza sereno. Le sue dichiarazioni, a parte un po di disagio, attestano la sua serenità. Quella del suo contratto è una situazione che discuteremo quanto prima. Ci saranno poche possibilità che il Palermo lo lasci andare via da qui". Bisogna stare tranquilli? Chissà, il tifoso medio palermitano è abituato che le parole, nel caso specifico della dirigenza rosanero, devono necessariamente essere accompagnate dai fatti. Ergo, se non vedo non credo. Altro attaccante della rosa del Palermo che sta vivendo un periodo totalmente opposto a quello che sta attraversando Miccoli è Abel Hernandez. Questa la posizione dell’Ad Lo Monaco: “Non ho avuto modo di affrontare col giocatore nessun tipo di argomento. Certamente in questo momento siamo noi che abbiamo un dovere: cercare di riportarlo ad una condizione importante. Hernandez è in ottica futura e di patrimonializzazione un capitale importante per il Palermo. Abbiamo il dovere di stargli vicino per tirare fuori il campioncino che è in lui”. Sarà, ma sicuramente la fiducia in queste prime giornate di campionato non gli è affatto mancata, piuttosto sono le sue prestazioni che spesso hanno creato qualche nervosismo di troppo tra i supporters rosanero. Prossima gara in cartello vede il Palermo di mister Gasperini affrontare a Genova i rossoblù di mister De Canio, ex squadra, seppur per poche settimane, dello stesso Lo Monaco. Sentimento di rivalsa? “Per me non cè nessun problema particolare, penso solo al Palermo, spero ci sia continuità rispetto al lavoro di domenica, sarebbe importante dal punto di vista psicologico, per lautostima di cui questa squadra si deve dotare”. Parole sante, direbbe qualcuno. La fama di Pietro Lo Monaco è nata da alcuni talenti sudamericani che l’allora amministratore delegato del Catania è riuscito a mettere a segno per la gioia dei catanesi e delle casse del presidente Pulvirenti. C’è curiosità nel capire se questa sarà la stessa strategia che Lo Monaco adotterà nel Palermo: “Attingerò alle mie conoscenze, non si vive a compartimenti stagni, noi stiamo attenti alla Danimarca, allOlanda, al Brasile, allArgentina, allItalia. La cosa certa è che cercheremo di dare un supporto ulteriore a questo organico, non per mancanza di fiducia, ma perché è doveroso cercare di migliorarlo sempre". Strettamente collegato è il riferimento al mercato di gennaio. Vedrà il Palermo protagonista? “Se a gennaio ci saranno delle possibilità non staremo con le mani in mano e daremo, se possibile, un supporto alla squadra. Questo per dare la possibilità alla squadra di fare un campionato allaltezza del Palermo”. Parole e dichiarazioni che faranno molto piacere al pubblico rosanero, che tuttavia resterà sempre dell’opinione poc’anzi espressa circa la situazione Miccoli-rinnovo. Nota stonata della bella vittoria di domenica sul Chievo, la poca presenza dei tifosi sugli spalti del Renzo Barbera: “Il Palermo deve essere sentito dalla propria gente. La Favorita con gli spalti in quel modo è una stretta al cuore. Abituato a vederla piena viene un sussulto, ma sono fiducioso che gli spalti si riempiranno di nuovo”. E in che modo la società con la nuova dirigenza ha intenzione di riportare la gente allo stadio? "Il rapporto coi tifosi è un caposaldo del mio modo di essere. Se qualcuno mi dicesse di barattare qualche punto con il connubio perfetto tra gente e squadra lo farei senza nessun problema, lho detto prima, qui da noi le squadre sono particolarmente sentite dalla tifoseria, si considera la società come qualcosa di proprio, si avverte nelle vittorie un senso di riscatto. Se le cose vanno bene cè fierezza, tanti sentimenti positivi. E uno degli obiettivi che dobbiamo avere”. Amen.