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IL PRE-PARTITA DI MEDIAGOL Tutto su Palermo-Juventus Curiosità, statistiche e tanto altro…

Di Francesco Caruana Nella dodicesima giornata di ritorno di campionato, il Palermo ospita la Juventus, per un match in cui si preannuncia spettacolo in campo e sugli spalti, con il "Renzo Barbera".

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Di Francesco Caruana Nella dodicesima giornata di ritorno di campionato, il Palermo ospita la Juventus, per un match in cui si preannuncia spettacolo in campo e sugli spalti, con il "Renzo Barbera" che dovrebbe tornare pieno quasi in ogni ordine di posto. LA CLASSIFICA Dopo la vittoria sul Bologna, il Palermo si è quasi definitivamente tirato fuori dalla lotta salvezza. I 39 punti in classifica, +11 sul Lecce terz’ultimo, e le tante squadre invischiate nella bagarre per restare in Serie A fanno dormire sonni tranquilli ai tifosi rosanero, che possono mettere alle spalle le paure. Complice la classifica corta che ha caratterizzato questo campionato, il Palermo è balzato al nono posto, a 4 punti dai cugini del Catania. In casa Juventus la classifica è invece tornata quella dei vecchi tempi: gli uomini di Antonio Conte sono a sole due lunghezze dal Milan capolista e continuano a inseguire il sogno scudetto. GLI ULTIMI RISULTATI Entrambe le squadre stanno attraversando un momento positivo: il Palermo è imbattuto da tre partite e contro il Bologna è riuscito finalmente a cancellare lo zero dalla casella delle vittorie in trasferta, mentre la Juventus continua a mantenere l’imbattibilità che dura da inizio stagione e nelle ultime tre gare ha strapazzato Fiorentina, Inter e Napoli, segnando 10 gol senza subirne. Il club bianconero, grazie anche al pareggio del Milan a Catania che ha ridotto le distanze, vola sulle ali dell’entusiasmo e sembra intenzionato a non interrompere proprio sul più bello la sua grande stagione. INFORTUNI E SQUALIFICHE Sette indisponibili e due giocatori ancora in dubbio per la sfida di domani sera a causa di alcuni acciacchi: niente di sconvolgente, se non fosse che tutte le assenze sono in casa Palermo e la Juventus arriva al "Barbera" con tutta la rosa a disposizione. Bortolo Mutti deve fare i conti con una vera e propria emergenza: fuori per infortunio Matias Silvestre, Federico Balzaretti e Matias Aguirregaray e per squalifica Andrea Mantovani, Massimo Donati, Nicolas Bertolo e Abel Hernandez. Il tecnico rosanero ha problemi soprattutto nel reparto arretrato: in questa direzione vanno le convocazioni dei Primavera Jevrem Kosnic e Gianluca Di Chiara, rispettivamente difensore centrale e terzino sinistro. Con Eros Pisano e Giulio Migliaccio ancora in dubbio, si va verso un 3-5-2 con la giovanissima difesa Munoz-Milanovic-Labrin. Imbarazzo della scelta invece per Antonio Conte, che può decidere tra il 4-3-3 e il 3-5-2 e deve sciogliere i soliti dubbi sulla linea d’attacco: accanto all’inamovibile Vucinic, agirà Quagliarella. Chance dal 1 per Pepe solo in caso di tridente. LE PAROLE DEI TECNICI Stati d’animo quasi opposti quelli vissuti in questi giorni dai due allenatori. Bortolo Mutti, con la squadra falcidiata dalle assenze, ha posto l’accento sulla serenità mentale ritrovata dopo la vittoria di Bologna. "È una situazione particolare perché arriviamo a una partita così importante un po rimaneggiati e tirati. Vediamo di affrontarla comunque con grande spirito, è una sfida bella da vivere e spero che chi vada in campo sappia dare il meglio di sé. Non partiamo già battuti. Non possiamo solo pensare a non prendere gol, dobbiamo tenere i ritmi alti. Non sarà facile, ma non abbiamo molto da perdere. Con lo spirito giusto, anche se siamo in emergenza, e con grande serenità possiamo farcela". Il tecnico bianconero Antonio Conte non ha invece alcuna intenzione di fermare la striscia positiva e ha caricato al massimo i suoi ragazzi. "Per noi quella con il Palermo è la partita della vita. Se vogliamo continuare a inseguire il sogno scudetto non possiamo fare passi falsi. Dobbiamo andare al "Barbera" per giocare la partita e cercare di vincere, dando tutto pur sapendo che di fronte avremo una squadra che avrà il nostro stesso obiettivo, portare a casa i tre punti". LA SFIDA NELLA SFIDA In un ruolo nevralgico come il centrocampo, Palermo e Juventus possono contare su due giocatori di sicuro affidamento. Entrambi con il numero 8 sulla maglia, Giulio Migliaccio e Claudio Marchisio, pur con caratteristiche diverse, sono autentici perni e leader delle rispettive squadre. Il centrocampista campano è alla sua quinta stagione in rosanero e in questo campionato si è scoperto jolly preziosissimo, ricoprendo anche il ruolo di difensore centrale con Devis Mangia in panchina. Anche Marchisio è al suo quinto anno nella Juventus, ma se si eccettua la parentesi all’Empoli nella stagione 2007/08, la sua è una storia tutta a tinte bianconere: entrato nel settore giovanile della Vecchia Signora a 7 anni, è stato capitano della Primavera ed ha esordito con la prima squadra in Serie B contro il Napoli. Antonio Conte lo schiera in un ruolo che ne esalta le caratteristiche di rubapalloni e allo stesso tempo di giocatore abilissimo negli inserimenti: già 8 i gol realizzati quest’anno, di cui uno al Palermo nella gara di andata, terminata 3-0. GLI EX Sono cinque gli ex di Palermo-Juventus: gli ex bianconeri presenti nella rosa del club di Viale del Fante sono Federico Balzaretti e Fabrizio Miccoli. Il terzino sinistro, approdato alla Vecchia Signora nell’estate 2005 a parametro zero dopo il fallimento del Torino, è rimasto in bianconero per due anni, togliendosi soddisfazioni importanti come l’esordio in Champions League e la vittoria di uno scudetto (poi assegnato all’Inter a tavolino), ma vivendo anche l’esperienza in Serie B dopo lo scoppio di Calciopoli. Con la Juventus il numero 42 rosanero ha collezionato in tutto 68 presenze e 2 gol, prima di essere ceduto alla Fiorentina nell’estate 2007. In quello stesso mercato è arrivato a Palermo Miccoli, che, dopo essere stato prelevato dalla Juventus nel 2002 e girato in prestito al Perugia di Gaucci, ha indossato la maglia bianconera solo nella stagione 2003/04 (per lui in totale 38 presenze e 11 gol). Poi, a causa dei non buoni rapporti con Moggi e Giraudo e all’arrivo a Torino di Ibrahimovic, il "Romario del Salento" è stato girato prima alla Fiorentina e poi al Benfica, prima di essere acquistato a titolo definitivo dal Palermo per 4.5 milioni di euro. I tre ex rosanero in casa Juventus sono invece Andrea Barzagli, Fabio Grosso e Simone Pepe. Dei tre, chi ha lasciato il ricordo più bello nei tifosi del "Barbera" è sicuramente il centrale fiorentino, a Palermo dal 2004 al 2008 per un totale di 165 presenze e 3 gol. Grazie alle ottime prestazioni fornite in maglia rosanero, Barzagli è entrato nel giro della Nazionale azzurra, partecipando alla vittoriosa spedizione in Germania per i Mondiali 2006 e agli Europei 2008. Proprio al termine della rassegna continentale, l’attuale leader del pacchetto difensivo juventino è stato ceduto al Wolfsburg per 12 milioni di euro. Uno degli eroi di quel Mondiale 2006 è stato Fabio Grosso, arrivato a Palermo nel mercato invernale nell’anno della promozione in Serie A e rimasto in rosanero proprio fino alla Coppa del Mondo in Germania, collezionando in tutto 106 presenze e 2 reti. Dopo lo strepitoso Mondiale, il terzino sinistro è stato ceduto all’Inter ed è poi passato al Lione e alla Juventus, senza mai replicare le grandi prestazioni fornite in rosanero, sino a finire nelle ultime due stagioni ai margini della rosa bianconera. Chi invece a Torino si sta prendendo una bella rivincita è Simone Pepe, che al Palermo non ha quasi lasciato traccia nonostante i quasi due anni vissuti con la maglia rosanero. Acquistato nell’estate 2003 a soli 20 anni, nella sua prima stagione in Sicilia ha collezionato 24 presenze e 3 reti, prima di essere prestato l’anno seguente al Piacenza e di ritornare a Palermo nel 2005/06, esordendo in Serie A ma trovando poco spazio fino alla cessione all’Udinese nel mercato invernale. I PRECEDENTI TRA LE DUE SQUADRE Palermo e Juventus si sono affrontate al "Renzo Barbera" in 23 occasioni. Il bilancio è favorevole ai bianconeri, che hanno vinto 9 volte, contro le 6 affermazioni dei rosanero e gli 8 pareggi. Il segno X manca in Sicilia addirittura dal 9 febbraio 1969: in quella circostanza, la gara terminò 1-1, per effetto dellautogol di Salvadore e della rete di Haller. Da quando il Palermo è tornato in Serie A con la gestione Zamparini, i precedenti sorridono però ai rosanero, che al "Barbera" hanno sconfitto la Vecchia Signora in quattro occasioni, contro le due vittorie bianconere. L’anno scorso il Palermo di Rossi si impose per 2-1, grazie ai gol di Miccoli e Migliaccio. Di Marchisio la rete bianconera.