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IL PRE-PARTITA DI MEDIAGOL TUTTO SU INTER-PALERMO: CURIOSITÀ, STATISTICHE E TANTO ALTRO…

Di Francesco Caruana Dopo aver stravinto il derby contro il Catania, il Palermo nella 15esima giornata di campionato fa visita all’Inter, iniziando un mese di dicembre che si preannuncia molto.

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Di Francesco Caruana Dopo aver stravinto il derby contro il Catania, il Palermo nella 15esima giornata di campionato fa visita all’Inter, iniziando un mese di dicembre che si preannuncia molto duro. LA CLASSIFICA E GLI ULTIMI RISULTATI I tre punti conquistati contro il Catania hanno permesso al Palermo di staccarsi dal gruppetto di squadre che chiude la classifica: adesso sono tre le lunghezze che dividono i rosanero da Siena, Bologna e Pescara, ultime a quota 11. In trasferta però la squadra di Gasperini è reduce da due pesanti sconfitte, contro Roma e Bologna: ritrovare a "San Siro" quei tre punti che lontano dal "Barbera" mancano esattamente da otto mesi non sarà affatto facile. Anche perché l’Inter è reduce da tre partite sulla carta non insidiosissime –contro Atalanta, Cagliari e Parma- in cui ha collezionato la miseria di un punto (nel 2-2 interno contro i sardi). La squadra nerazzurra è stata scavalcata dal Napoli e agganciata al terzo posto dalla Fiorentina, quindi non può permettersi ulteriori passi falsi che le farebbero perdere il treno scudetto, anche perché alle sue spalle la Lazio corre ed è a soli due punti dai 28 conquistati finora dalla "Beneamata". A "San Siro" i nerazzurri hanno già perso due volte su sei, contro Roma e Siena, e subito ben 10 gol: uno score non certo da pretendente per lo scudetto. Il "Meazza" non è affatto un fortino inespugnabile, e Gasperini lo sa. INFORTUNI E SQUALIFICHE Il Palermo si presenta alla corte dell’Inter con due assenze pesanti come macigni: non ci saranno per squalifica i leader Massimo Donati e Fabrizio Miccoli, entrambi diffidati e ammoniti nel corso del derby. Le loro defezioni vanno ad aggiungersi a quelle di Andrea Mantovani, Nicolas Bertolo e Abel Hernandez, fermi per infortunio. Prosegue intanto la politica di premiazione dei migliori talenti del vivaio rosanero: il tecnico Gasperini ha deciso di portare a Milano anche il difensore Edoardo Goldaniga, classe ’93, e il centrocampista Giulio Sanseverino, classe ’94, due dei punti di forza della Primavera del duo Beggi-Ruisi seconda nel girone C di campionato. Nell’Inter le assenze sono concentrate a centrocampo: con Dejan Stankovic, Joel Obi, Gaby Mudingayi e Ricky Alvarez fuori causa per infortunio, il tecnico Andrea Stramaccioni ha deciso di convocare i tre baby Alfred Duncan, Marco Benassi e Andrea Romanò. Non saranno della partita contro il Palermo neanche Antonio Cassano e Wesley Sneijder: "Fantantonio" deve ancora scontare una giornata di squalifica dopo aver rivolto espressioni ingiuriose all’arbitro Piero Giacomelli nel concitato post-partita di Inter-Cagliari, mentre continua il braccio di ferro tra l’Inter e Sneijder per il rinnovo del contratto e anche questa settimana l’olandese è stato escluso dalla lista dei convocati. GLI EX Sono solo due gli ex di Inter-Palermo, uno per parte: Matias Silvestre e Gian Piero Gasperini. Il difensore argentino arriva in rosanero nell'estate 2011 dai cugini del Catania e viene accolto nel migliore dei modi dal pubblico del "Renzo Barbera": l’ex centrale del Boca Juniors anche a Palermo conferma la sua fama di difensore goleador, realizzando cinque gol in 29 presenze, ma non riesce a contribuire alla risoluzione dei problemi difensivi della squadra rosanero, anche a causa di alcuni infortuni. Lo scorso 9 maggio, a campionato non ancora concluso, Silvestre fa esplodere la bomba: "Mi aspettavo di più quando ho accettato di andare al Palermo, speravo di lottare per l’Europa League. Sono rammaricato, voglio fare il salto di qualità e andare a giocare in una squadra ambiziosa, che disputi le competizioni europee. E voglio farlo già quest’estate". Al Palermo non resta altro che venderlo al miglior offerente, l’Inter, che lo preleva in prestito oneroso a due milioni di euro con obbligo di riscatto fissato a ulteriori 6.5. Ma in nerazzurro Silvestre sta faticando non poco a trovare spazio, e già si parla di nuova cessione nel mercato di gennaio. Per la gioia di molti tifosi palermitani, che si sono sentiti traditi dal difensore argentino dopo una sola stagione in maglia rosa. Quella di Gasperini all’Inter è stata una toccata e fuga che ha lasciato tanta amarezza nel tecnico di Grugliasco: scelto da Moratti per sostituire il partente Leonardo, il Gasp firma un contratto biennale, ma resta sulla panchina nerazzurra per meno di tre mesi: fatale il pessimo score nelle prime cinque uscite stagionali, con quattro sconfitte –tra cui quella in Supercoppa Italiana contro il Milan all’esordio- e un pareggio. Un feeling mai nato quello tra Gasperini e società e squadra nerazzurra: troppo difficile impostare l’amata difesa a 3 per le tante resistenze ricevute, lo 'sgarbo' di non essere stato accontentato sul mercato con l’arrivo del fido Palacio e un rapporto logoratosi fin da subito con i senatori dello spogliatoio. Gasperini lascia l’Inter il 21 settembre 2011 con il poco invidiabile primato di unico allenatore della storia dell’Inter a non aver vinto nessuna partita ufficiale. LE PAROLE DEI TECNICI Nonostante l’esperienza infelice in nerazzurro, Gian Piero Gasperini ha assicurato di non aver sete di vendetta contro il club nerazzurro. "Non ho rivincite particolari da prendermi, la partita con l’Inter è importante perché veniamo da una bella vittoria nel derby ma la classifica è ancora difficile e ci attende un calendario molto duro. Non mi dà fastidio vedere che adesso l’Inter gioca con la difesa a 3, anzi è la dimostrazione che forse le mie idee non erano del tutto campate per aria". Dopo il 3-1 rifilato al Catania, il Palermo ha bisogno di continuità di risultati per abbandonare le zone basse della classifica. "Sappiamo che dobbiamo migliorare il rendimento in trasferta –ha spiegato in conferenza stampa Gasperini-, ritrovare una vittoria che manca da troppo tempo (otto mesi, ndr) proprio contro l’Inter sarà complicato, ma abbiamo il dovere di provarci. Iniziando a raccogliere punti anche fuori casa riusciremmo a ingranare e a risalire la classifica. Vista la squalifica di Donati dovremo inventarci qualche altra cosa, ma so di avere dei ragazzi pronti a mettersi a disposizione anche non giocando nel proprio ruolo naturale. L’Inter è una grande squadra, ma manca di continuità e speriamo che contro di noi non sia nelle condizioni migliori. Stramaccioni ha fatto un lavoro eccellente, ha avuto la fiducia della società ed è riuscito a mettere sul campo le sue idee". Vista l’assenza di Miccoli, a "San Siro" partirà dal primo minuto il gioiellino argentino Paulo Dybala, alla sua prima da titolare contro una big. "Paulo si ritroverà di fronte dei titani, ma sa di avere un’occasione importantissima giocando in uno degli stadi più belli al mondo e confrontandosi con mostri sacri del calibro di Samuel. Ha dei numeri importanti –ha sottolineato Gasperini- , ha una grande opportunità e speriamo che riesca a sfruttarla nel migliore dei modi". In casa Inter l’imperativo è ritrovare la vittoria dopo le ultime uscite deludenti, che hanno fatto perdere contatto con la vetta. Andrea Stramaccioni ne è consapevole ed è certo che la sua squadra si pronta a ripartire. "Con tutto il rispetto per il Palermo, io mi aspetto che sia l’Inter a fare la partita. Siamo chiamati a ripartire subito dopo la sconfitta di Parma e dobbiamo ricominciare a fare punti. Domani capiremo come stiamo, abbiamo fatto un punto in tre partite e io preferirei arrivare a quattro in quattro partite. Mi aspetto una risposta sul campo da parte dei miei ragazzi, in settimana abbiamo lavorato molto e siamo pronti a fare parlare il campo. Servirà attaccare con equilibrio, nelle scorse settimane abbiamo ballato troppo e il Palermo in contropiede può fare male con il suo trio offensivo tutto estro e velocità Ilicic-Brienza-Dybala". Il tecnico dell’Inter ha anche parlato del suo rapporto di lunga data con il collega Gian Piero Gasperini. "Lo conosco da molto tempo –ha spiegato Stramaccioni in conferenza stampa- , quando ho avuto il mio primo incarico di osservatore per il Crotone allenava lui i calabresi e ho potuto studiare i suoi metodi. Quando è andato via dall’Inter era rammaricato per non aver avuto il tempo necessario per mettere in campo le sue idee, ma mi ha sempre parlato bene della società, dell’ambiente e dei giocatori".