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IL PRE-PARTITA DI MEDIAGOL Tutto su Genoa-Palermo Curiosità, statistiche e tanto altro…

Di Francesco Caruana Nell’ultima giornata della Serie A 2011/12, il Palermo più deludente dell’era Zamparini chiude la stagione con la trasferta sul campo del Genoa, alla ricerca di.

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Di Francesco Caruana Nell’ultima giornata della Serie A 2011/12, il Palermo più deludente dell’era Zamparini chiude la stagione con la trasferta sul campo del Genoa, alla ricerca di punti per evitare una clamorosa retrocessione. LA CLASSIFICA Per la seconda volta dal ritorno in Serie A nel 2004, il Palermo chiuderà nella seconda metà della classifica. Infatti, anche se contro il Genoa arrivassero i 3 punti e tutte le squadre che precedono in classifica non facessero bottino pieno, i rosanero si ritroverebbero comunque all’undicesimo posto, a quota 48. Dietro i cugini del Catania, in ogni caso, per la gioia del presidente etneo Pulvirenti. Ben altri problemi ha il Genoa, che si gioca l’ultimo posto utile per la salvezza con il Lecce di Serse Cosmi. Alla squadra di De Canio basta un punto contro il Palermo per essere sicura della permanenza in Serie A, altrimenti deve sperare che i salentini non battano il Chievo in trasferta. GLI ULTIMI RISULTATI La tanto agognata prima vittoria esterna ottenuta dal Palermo contro il Bologna lo scorso 1 aprile, che poteva sembrare l’auspicio per un finale di stagione in crescendo, è diventata invece una sorta di maledizione: da quel momento, infatti, i rosanero non sono più riusciti a portare a casa i 3 punti, collezionandone solo 4 nelle successive sette uscite. Un punto in più ha collezionato il Genoa, che contro il Cagliari lo scorso 2 maggio è tornato a riassaporare una vittoria che mancava addirittura da 14 giornate. INFORTUNI E SQUALIFICHE In casa Palermo neanche l’ultima giornata di campionato si sottrae alla continua emergenza con cui ha dovuto fare i conti il tecnico Bortolo Mutti nei suoi sei mesi in Sicilia. Contro il Genoa, saranno infatti indisponibili ben 8 giocatori: allo squalificato Matias Silvestre e agli infortunati Alexandros Tzorvas, Afriyie Acquah, Francesco Della Rocca e Josip Ilicic si sono infatti aggiunte nelle ultime ore le pesantissime defezioni di Federico Balzaretti, Massimo Donati e soprattutto Fabrizio Miccoli, che non potrà dunque aiutare il suo Lecce nella ricerca di una difficile permanenza in Serie A. Problemi anche per il tecnico del Genoa Gigi De Canio, che per la gara che potrebbe sancire la salvezza o la retrocessione non avrà a disposizione gli infortunati Luca Antonelli, Cesare Bovo e Kevin Constant e gli squalificati Juraj Kucka e Rodrigo Palacio. Particolarmente pesante l’assenza dell’argentino, autore in questa stagione di quasi la metà delle reti realizzate dai liguri. LE PAROLE DEI TECNICI In quella che è stata la sua ultima conferenza stampa pre-partita da allenatore del Palermo, Bortolo Mutti ha rivendicato con orgoglio la bontà del suo lavoro e si è anche tolto qualche sassolino dalla scarpa, contravvenendo alla sua fama di bonario. "Anche contro il Genoa saremo contati, tutti questi influenzati a maggio (Balzaretti soffre di una laringotracheite e Donati di uninfluenza, ndr) è una situazione un po paradossale. Non pensiamo a fare favori al Lecce, noi giochiamo solo per noi stessi e vogliamo finire il nostro campionato con grande professionalità. Io sono molto soddisfatto del mio lavoro. Abbiamo ricostruito una squadra che non aveva mai segnato fuori causa e dato fiducia al gruppo. Ci mancano 4-5 punti, non per colpe mie ma perché alcune situazioni sono state gestite male dalla società. Cè stata una gestione troppo allegra - ha spiegato il tecnico bergamasco - , quando sarebbero serviti grande equilibrio e certezza, non si può cambiare tutto ogni mese per una qualificazione sfumata in Europa League e ribaltare un progetto. E poi da certi ragazzi mi aspettavo molto di più. Ilicic ed Hernandez ancora a livello caratteriale non hanno ancora il passo per fare il salto di qualità". LA SFIDA NELLA SFIDA Nel match del "Luigi Ferraris" si ritrovano di fronte due attaccanti che stanno attraversando momenti opposti della propria carriera: Igor Budan e Alberto Gilardino. Per il centravanti croato questo è stato l’anno della rinascita: dopo i numerosissimi problemi fisici che ne hanno condizionato il rendimento, Budan ha ritrovato quest’anno continuità ed è riuscito a superare la soglia delle 20 partite stagionali, per la seconda volta negli ultimi 5 anni. Grazie anche alla grande fiducia concessagli dal tecnico Bortolo Mutti, il numero 19 rosanero è spesso risultato decisivo, realizzando anche 6 reti. Alberto Gilardino sembra invece essere in una fase discendente della propria parabola: dopo aver segnato solo 2 gol nella prima metà di stagione con la maglia della Fiorentina, il centravanti campione del mondo nel 2006 con l’Italia ha provato a cambiare aria, accasandosi al Genoa per 8 milioni di euro, ma i risultati non sono stati particolarmente confortanti. In 13 partite sono solo 3 le marcature di "Gila", di cui due su calcio di rigore contro l’Inter, che gli hanno fatto perdere il treno per gli Europei in programma tra un mese in Polonia e Ucraina. Con il pubblico di fede rosanero Gilardino ha anche un conto aperto: il 26 ottobre 2008, nel 3-1 con cui la Fiorentina si impose al "Barbera", lattaccante segnò un gol di mano ed esultò, beccandosi una squalifica per due giornate in seguito al fattaccio. GLI EX Sono quattro gli ex di Genoa-Palermo, tre nelle file dei liguri e uno nell’organico rosanero: Cristiano Lupatelli, Bosko Jankovic, Cesare Bovo ed Emiliano Viviano. Quella di Lupatelli a Palermo è stata un’esperienza breve e poco fortunata: arrivato nel gennaio 2006 dal Parma nello scambio di prestiti con Guardalben, nelle sue prime uscite con la maglia rosanero non convince particolarmente e prima della chiusura del mercato di riparazione in Sicilia arriva anche Federico Agliardi, che gli soffia il posto da titolare. Il suo score con la società di Viale del Fante recita solo 5 presenze e 10 gol subiti. Travagliata anche l’avventura a Palermo di Jankovic: acquistato nell’estate 2007 per 8 milioni di euro dopo un’ottima stagione al Mallorca (9 gol in 28 presenze), il serbo parte titolare con Stefano Colantuono e realizza il suo primo gol nella gara di andata della sfida che sancisce l’eliminazione dalla Coppa Uefa contro il Mlada Boleslav. Ma dopo l’esonero del tecnico romano e il ritorno di Francesco Guidolin, Jankovic fatica a trovare spazio e la sua prima marcatura in campionato arriva solo il 17 febbraio contro il Cagliari. La stagione si conclude con 30 presenze e 3 gol all’attivo, ma in estate passa al Genoa in prestito con diritto di riscatto. Dopo tre annate in Liguria, caratterizzate da tantissimi infortuni, il 24 giugno 2011 la comproprietà di Jankovic si risolve a favore del Genoa dopo che sia la società di Preziosi che quella di Zamparini non presentano offerte per il suo cartellino. Nella stagione in corso il serbo è tornato però a vedere la luce in fondo al tunnel, ritagliandosi uno spazio importante e realizzando 6 gol in 29 partite. Ben più significativa l’esperienza a Palermo di Bovo, vissuta a più intervalli: nel 2004 il club di Viale del Fante acquista la metà del suo cartellino dalla Roma mentre il giovane Cesare è in prestito al Parma, ma nell’estate 2005 il centrale torna alla Roma e fatica a trovare spazio nel suo ruolo naturale, venendo spesso dirottato sulla fascia. L’anno dopo il Palermo riesce a riscattare interamente il suo cartellino per 2.1 milioni di euro, ma dopo una sola presenza con la maglia rosanero nel gennaio 2007 Bovo viene ceduto in prestito al Torino e l’estate successiva viene acquistato in comproprietà dal Genoa. In Liguria il difensore romano si disimpegna molto bene e nell’estate 2008 il Palermo decide dunque di puntare definitivamente su di lui, contro-riscattandolo dal Genoa per 3 milioni e il cartellino di Biava. Il primo gol con la maglia rosanero Bovo lo realizza proprio contro il Grifone e negli anni seguenti, oltre a diventare un punto fermo della difesa del Palermo, si toglie la soddisfazione di realizzare gol pesanti contro squadre del calibro di Udinese, Napoli, Juventus e Milan. Proprio contro i rossoneri realizza il 10 maggio 2011 il gol del 2-0, che porta il Palermo alla finale di Coppa Italia contro l’Inter, che Bovo è però costretto a saltare perché squalificato. Dopo 108 presenze e 8 gol in rosanero, la scorsa estate Bovo torna al Genoa, in prestito con diritto di riscatto fissato a 4 milioni di euro. Nell’affare Bovo rientra in un certo senso anche Emiliano Viviano, che dopo essere stato riscattato dall’Inter nell’estate 2011 subisce un brutto infortunio al crociato del ginocchio sinistro che lo tiene fermo per 6 mesi. Ciononostante, la società nerazzurra e il Genoa imbastiscono uno scambio di comproprietà tra l’estremo difensore e il centrocampista slovacco Kucka, che restano nelle rispettive squadre di appartenenza. A gennaio, il Palermo decide di puntare su Viviano e ne acquista la metà del cartellino di proprietà del Genoa per 5 milioni di euro più il cartellino di Bovo. L’esordio di Viviano in rosanero avviene proprio contro la sua ex squadra (con cui non ha disputato neanche una presenza), nel 5-3 del "Renzo Barbera" del 22 gennaio. I PRECEDENTI TRA LE DUE SQUADRE Genoa e Palermo si sono sfidate allo stadio "Luigi Ferraris" per 33 volte nel corso della storia: il bilancio sorride nettamente ai liguri, usciti vittoriosi in 16 occasioni, contro i 14 pareggi e le due sole vittorie rosanero, lultima risalente alla stagione 1978/79 in Serie B: finì 2-3. Quest’anno nel girone di andata al "Barbera" fu 5-3 per il Palermo, grazie ai gol di Budan, Silvestre, Mantovani, Miccoli e Migliaccio e alla doppietta di Palacio e alla rete allo scadere di Jankovic.