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Curiosità: la doppia squalifica di Munoz

Questa è la storia di Ezequiel Munoz, un ragazzo generoso e caparbio ma a volte sin troppo irruento nel modo di giocare. Di un calciatore sinonimo di professionalità e riservatezza, il.

Mediagol8

Questa è la storia di Ezequiel Munoz, un ragazzo generoso e caparbio ma a volte sin troppo irruento nel modo di giocare. Di un calciatore sinonimo di professionalità e riservatezza, il primo ad arrivare agli allenamenti e l’ultimo ad andare via, che fino a ieri sera non aveva ancora trovato spazio nell’undici titolare e non aveva giocato neanche un minuto. L’ultima volta che aveva disputato un incontro era stato lo scorso 29 maggio per la finale di Coppa Italia contro l’Inter, gol del momentaneo 2-1 ed espulsione nei minuti finali. Quella partita chiuse un ciclo a Palermo. Qualche giorno dopo arrivò l’addio di Rossi, il breve interregno di Pioli in estate e l’arrivo di Mangia i primi di settembre. Il tecnico di Cernusco sul Naviglio decide, in un primo momento, di affidarsi in difesa alla sicurezza data da Silvestre e Migliaccio, poi al duo Silvestre-Cetto e ieri contro il Cesena all’inedita coppia di argentini, causa anche il doppio impegno che vedrà i rosanero impegnati nei prossimi 5 giorni in due delicate sfide. E così il ragazzone, originario di Pergamino, gioca, lotta e combatte su ogni pallone, per dimostrare di valere un posto da titolare, ma il destino per lui ha scritto unaltra pagine e dopo un fallo a centrocampo viene espulso per doppia ammonizione. Ezequiel non avrà modo di rifarsi immediatamente, proprio perché per le prossime sfide, causa doppia squalifica, sarà costretto a vedere in tv i confronti in coppa e campionato contro Siena e Catania. Sarah Castellana