serie a

Crotone, Caccia all’allenatore: non solo Nesta nel mirino degli Squali

Raffaele Vrenna

Il toto-allenatori per la panchina del Crotone: in testa la bandiera del Milan Alessandro Nesta, ma tra le ipotesi anche Stefano Colantuono, Domenico Di Carlo e Gianni De Biasi.

Mediagol22

A seguito delle dimissioni del tecnico Davide Nicola, ufficializzate ieri mattina, il Crotone è alla ricerca di un sostituto sulla panchina calabrese, che risollevi gli animi demoralizzati della squadra, esito delle quattro sconfitte consecutive rimediate in campionato.

L’elenco dei possibili sostituti è ricco, ma secondo quanto riportano numerose testate il nome più accreditato sarebbe quello dell’ex gloria del Milan, Alessandro Nesta, il quale ha da poco concluso la sua avventura statunitense sulla panchina del Miami Fc, club di proprietà di Paolo Maldini, che per due stagioni ha portato alla vetta della classifica di North American Soccer League.

Dopo Gennaro Gattuso, un’altra bandiera rossonera potrebbe sedersi su una panchina di Serie A, tuttavia è ancora da comprendere se l’ex difensore, che ha dalla sua pochi anni di esperienza da allenatore, abbia intenzione di accettare la conduzione di un progetto complesso come quello del Crotone, che si ritrova in piena lotta per non retrocedere.

In lizza difatti si trovano anche nomi di allenatori di maggiore esperienza, che la Serie A la conoscono bene, tra i quali spicca Stefano Colantuono, reduce da un’avventura poco fortunata con il Bari nella serie cadetta.

La società calabrese, tuttavia, si sarebbe messa in contatto anche con l’ex ct dell’Albania, Gianni De Biasi, che è stato esonerato dall’Alaves dopo soli due mesi a seguito di sei sconfitte su otto partite disputate.

In corsa ci sarebbero anche Edy Reja, che dopo l’avventura con l’Atalanta terminata lo scorso anno potrebbe voler tornare su una panchina della Serie A, Domenico Di Carlo, che ha concluso quest’estate, dopo aver perso i preliminari di playoff, la sua avventura in Serie B con lo Spezia, e Walter Zenga, la cui ultima esperienza italiana, seppur breve, risale a ormai due anni fa.