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Sannino: “Ecco perché ho scelto il Catania”

Sannino: “Ecco perché ho scelto il Catania”

Giuseppe Sannino si è presentato ai catanesi nella conferenza stampa di questo pomeriggio a Torre del Grifo. L'ex allenatore rosanero guiderà il club etneo nella speranza che riesca a.

Mediagol8

Giuseppe Sannino si è presentato ai catanesi nella conferenza stampa di questo pomeriggio a Torre del Grifo. L'ex allenatore rosanero guiderà il club etneo nella speranza che riesca a risollevarlo dall'ultimo posto. “Il primo pensiero va a Pellgrino - ha esordito Sannino -. In tutto quello che faremo la sua mano ci sarà sempre. Cercherò di far sentire i giocatori interpreti di una situazione di cui sono protagonisti. Devono essere consapevoli che hanno le sorti della società e della città. Hanno oneri e onori. Io sarò la loro guida e mi prenderò le mie responsabilità. Chiedo di capire il momento, i giocatori sono uomini non macchine. E’ importante la mentalità. Quello che chiedo è avere una sola idea: sopraffare l’avversario, sul piano della corsa, dell’aggressività. Sul piano tattico non posso stravolgere in qualche giorno un dogma che esiste da anni. Posso stravolgere però il modo di pensare. Bisogna pensare che l’avversario sia più bravo di noi, tutte le partite vanno sudate per guadagnare i tre punti. Sono qui perchè voglio far l’allenatore".

L'ex tecnico del Palermo ha spiegato la scelta che lo ha portato in poche settimane dalla panchina del Watford a quella degli etnei. "In Inghilterra la mentalità è differente, non ero felice - ha detto Sannino come riportato da catanista.eu -. Concretezza è la parola d’ordine. Tutti i ricami si possono fare solo strada facendo. quando i miei giocatori mi dicono che sono antipatico è il complimento più bello che mi possono fare. Lavoreremo sulla fase difensiva, abbiamo poco tempo ma confido molto nella loro voglia di capire il momento, e la voglia di essere più attenti. E’ il momento in cui molti si devono togliere un po dell’io e mettersi in testa un po del noi. E’ un campionato atipico la Serie B, non contano i nomi ma altre qualità, mentali e fisiche. E’ una categoria per chi ha fame, per chi ha voglia di emergere e noi dobbiamo avere questa mentalità. Abbiam tantissimi giocatori di qualità ma io penso che quelli che restano sono i migliori del mondo. Non voglio alibi. Chi andrà in campo, è in questo momento il più bravo e va sempre sostenuto. Dobbiamo dare sicurezza in più nei giocatori, lavorando con semplicità. La vittoria da serenità, la sconfitta da pressione e tenzione e non consente di lavorare al meglio. Sono onorato di essere stato scelto con tanti allenatori bravi a disposizione. Ci sono ragazzi che ho già avuto, e sanno che sarà un lavoro difficile. Non sono qui per curare, ma per lavorare e raggiungere un obiettivo, vincere. Voglio un carattere feroce già da sabato contro il Modena. Voglio lasciare il segno a Catania, come l’ho lasciato in altre piazze. Chi gioca in Serie A vuol dire che l’ha meritata, ma la cosa più difficile è mantenerla".