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Ischia-Catania 2-0: trasferta nera, futuro grigio…

Ischia isola verde, beh mica tanto… Almeno per il Catania. Gli etnei tornano dalla trasferta campana con zero punti e tante incertezze che riprendono forza dopo la vittoria di domenica scorsa in stile camouflage. Eh sì perchè il successo...

Redazione

Ischia isola verde, beh mica tanto... Almeno per il Catania. Gli etnei tornano dalla trasferta campana con zero punti e tante incertezze che riprendono forza dopo la vittoria di domenica scorsa in stile camouflage. Eh sì perchè il successo maturato con il Matera, in effetti, aveva nascosto tutte le imperfezioni evidenziate ancora una volta dalla formazione di Pancaro, carente quanto a gioco (soprattutto nel primo tempo) e personalità. Ad Ischia è andato in scena il solito copione. 4-3-3, poche idee e zero tiri in porta per oltre sessanta minuti. Un dato impressionante se si considera lo spessore dell'avversario: terzultimo e con soli sei gol messi all'attivo in casa.

Quarta sconfitta stagionale per Calil e compagni che hanno colpevolmente lasciato campo e palcoscenico ad una squadra che in casa non riusciva a ottenere il bottino pieno addirittura dall'undici ottobre, e che grazie a due calci piazzati ha portato a casa il massimo risultato col minimo sforzo. Difficile spiegare cosa stia succedendo al Catania. L'armata intravista nel corso delle prime otto giornate ormai è un lontano ricordo, ma la motivazione di questo calo verticale è ancora ignota.

Sicuramente un fattore è rappresentato dal tecnico. L'immobilismo tattico di Pancaro stavolta ha lasciato spazio ad una inevitabile necessità di cambiamento, ma il 4-2-4 del secondo tempo non ha dato i frutti sperati. La sensazione è che il tecnico non abbia più saldamente in mano lo spogliatoio e l'anima dei suoi giocatori, non riuscendo così a toccare le corde giuste dei suoi uomini. L'altro fattore sono proprio loro: i giocatori. La tecnica c'è, la condizione fisica non sembra deficitaria, e allora perchè non si esprimono come sarebbero in grado di fare? Forse il nodo cruciale è rappresentato dalle motivazioni, alle stelle quando si paventava l'ipotesi di un miracolo sportivo rappresentato dalla promozione e scemate nel momento in cui l'ipotesi più realistica è una salvezza tranquilla? Forse, o forse l'appiattimento deriva da fattori di natura generale sulla condizione a tuttotondo della società.

Ecco appunto la società. Questo è il terzo e forse più importante fattore: quale sarà il futuro del Catania? L'incertezza sotto il profilo proprietario non consente una ripartenza vera e propria; non consente una programmazione effettiva e lascia la tifoseria e inevitabilmente anche la squadra in ambasce. Manca un punto di riferimento e, nonostante il grande lavoro della dirigenza etnea, è necessaria chiarezza: l'attuale proprietà o un possibile acquirente, bisogna capire chi gestirà i rossazzurri nel prossimo domani.