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Fidelis Andria – Catania 0-0: a dominare è la noia

La sindrome della sosta colpisce ancora e ne fa le spese il Catania che inizia il nuovo anno all’insegna della noia. Una squadra trasformata rispetto alla vittoria sulla Paganese con cui si era chiuso il 2015, e che per certi versi ha...

Redazione

La sindrome della sosta colpisce ancora e ne fa le spese il Catania che inizia il nuovo anno all'insegna della noia. Una squadra trasformata rispetto alla vittoria sulla Paganese con cui si era chiuso il 2015, e che per certi versi ha evidenziato gli stessi problemi del periodo a cavallo fra novembre e dicembre, chiuso con una vittoria in sette partite. Contro la Fidelis Andria, Calil e compagni non sono andati oltre uno zero a zero che ha lasciato l'amaro in bocca ai tifosi etnei per l'approccio al match e l'incapacità per almeno settanta minuti di rendersi pericolosi dalle parti del portiere avversario. Poche idee, reparti lunghi e ancora una volta un centrocampo apparso incapace di gestire con sicurezza la sfera nè di dare il via a manovre pericolose.

E' vero, c'erano anche gli avversari in campo, con la squadra di D'Angelo brava a creare densità nella propria trequarti e a ripartire in velocità (non per caso i pugliesi fino ad oggi in casa hanno subito appena quattro reti), ma gli etnei avrebbero dovuto sicuramente creare di più. Male la mediana nonostante l'innesto del neo arrivato Di Cecco, ordinato e attento soldatino di un reparto fatto di elementi muscolari e dotati di senso tattico, ma poco imprevedibili. A mancare per l'ennesima volta sono stati gli inserimenti della mezzala assaltatrice (sulla carta Scarsella) che hanno determinato l'isolamento di Calil nell'area dell'Andria.

Ecco perchè il mercato potrebbe rappresentare un fattore importante per risolvere il problema del centrocampo etneo. Il nome caldo è quello di Matteo Pessina, mezzala di proprietà del Milan e attualmente in forza al Lecce, che garantirebbe intraprendenza e fantasia dalla trequarti in su. Il suo arrivo in prestito però potrebbe non essere l'ultimo innesto in questo mercato di gennaio. Lo stacanovista Nunzella ha bisogno di un'alternativa, ed è per questo motivo che nella lista della spesa dei dirigenti etnei ci sarebbe Silvestri, terzino palermitano attualmente al Siena, che rientrerebbe in uno scambio con uno fra Bacchetti e Russo. Infine attenzione massima al reparto offensivo dove in uscita ci sarebbero i giovani Rossetti e Barisic, con il nome di Luca Giannone pronto far parte dell'organico di Pancaro.

Insomma tante operazioni da parte dei rossazzurri, in un mercato che potrebbe rivelarsi massiccio, ma non 'di riparazione'. In effetti i ventotto punti maturati sul campo non impongono rivoluzioni, ma piuttosto un semplice miglioramento di una rosa già ampiamente competitva. L'obiettivo dichiarato, del resto, rimane quello della salvezza anche se effettivamente più che i play off, l'esigenza principale è quella di creare i presupposti di entusiasmo e ricostruzione in vista della prossima stagione: quella che potrebbe rappresentare il reale rilancio. Tutto ciò con uno sguardo fisso sul capitolo cessione societaria che potrebbe vivere uno scossone importante a cavallo dell'ultima settimana di gennaio.