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Cosenza-Catania 1-1: continua l’imbattibilità ma anche i dubbi…

Un punto non prezioso, non entusiasmante, non convincente… Ma pur sempre un punto. Insomma il dato positivo è che il Catania prosegue la sua striscia positiva di imbattibilità, con tre pareggi consecutivi dall’inizio del 2016, ma a...

Redazione

Un punto non prezioso, non entusiasmante, non convincente... Ma pur sempre un punto. Insomma il dato positivo è che il Catania prosegue la sua striscia positiva di imbattibilità, con tre pareggi consecutivi dall'inizio del 2016, ma a preoccupare ancora una volta è come è maturato l'uno a uno di Cosenza. Una prestazione opaca e poco spettacolare contro una squadra dedita principalmente alla fase di non possesso e per questo motivo fautrice di un gioco propositivo solo ed unicamente tramite le ripartenze. Anche in questo caso Calil e compagni hanno evidenziato qualche difficoltà nel dover attaccare una difesa ben organizzata e compatta, ma rispetto ad altre circostanze le attenuanti arrivano puntuali dall'infermeria.

L'assenza di falcone e il problema dell'ultima ora che ha causato l'esclusione di Calderini hanno pesato enormemente sull'economia della partita. La mancanza di imprevedibilità e il raggio d'azione limitato di Calil in versione esterno hanno sicuramente facilitato il compito difensivo dei padroni di casa che hanno concesso al Catania uno sterile possesso palla orizzontale. Attenuanti presenti dunque, anche se non si può non chiedere qualcosa di più ad un organico di valore come quello etneo, e ad un allenatore come Pancaro. Soluzioni tattiche alternative, maggiore dinamismo dalla trequarti in su e un effetto sorpresa dettato anche da movimenti diversi rispetto a quelli letti ormai a ripetizione dagli avversari.

Nell'imperfezione di una serata fredda e generatrice di una partita abulica, comunque c'è qualcosa, o qualcuno da salvare. In primis l'estremo difensore, Luca Liverani. Cambiano gli avversari, aumentano o diminuiscono le occasioni in cui viene chiamato in causa, ma lui risponde sempre presente. In due circostanze erige un muro davanti alle folate delle punte di Roselli fino ad arrendersi inevitabilmente dagli undici metri. Oltre a lui, l'altro uomo da salvare è Plasmati. Il gigante di Matera mandato in campo per la prima volta dal primo minuto in effetti non ha indovinato tante giocate; ma ne è bastata una. Il destro con cui a sette minuti dalla fine ha gonfiato la rete dei padroni di casa è stato un gesto tecnico davvero pregevole, e soprattutto ha rappresentato un'ancora di salvezza per i suoi compagni.

Insomma se si considera l'obiettivo salvezza questo pareggio è una manna dal cielo, ma come sempre se si analizza la potenzialità della rosa rimane qualche rammarico. La sensazione, però, è che questo secondo concetto da adesso in avanti possa rappresentare un fattore marginale perchè in effetti la zona play off appare sempre più distante. E' impossibile pensare ad una promozione a fine anno. Più probabilmente, invece, questo girone di ritorno dovrà rappresentare l'occasione ideale per far tornare l'entusiasmo al Massimino, per chiudere con dignità un'annata iniziata con troppe vicissitudini. Adesso testa all'extra campo, con il mercato che dovrebbe consegnare l'arrivo nei prossimi giorni dell'attaccante Giannone e di un terzino sinistro; e poi al capitolo 'cessione societaria' con il gruppo Villar che dovrà chiarire il futuro della trattativa.