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Catania-Matera 2-0: vittoria fondamentale, ma la vera partita è un’altra…

Una vittoria importante a prescindere dal gioco espresso, a prescindere dalle occasioni sprecate e dai rischi in fase di non possesso. Il Catania aveva bisogno di ossigeno, di aria fresca e di una serenità che potesse affievolire la pesantezza...

Redazione

Una vittoria importante a prescindere dal gioco espresso, a prescindere dalle occasioni sprecate e dai rischi in fase di non possesso. Il Catania aveva bisogno di ossigeno, di aria fresca e di una serenità che potesse affievolire la pesantezza che negli ultimi giorni si è respirata in città. L' Operazione Icaro che ha coinvolto l'ex presidente del Catania ma attuale proprietario, Nino Pulvirenti, ha scosso un ambiente già provato da un'estate infernale e dai dubbi sul futuro. Paure e perplessità che inevitabilmente avevano caratterizzato l'avvicinamento al match contro il Matera e che sicuramente avevano lasciato uno strascico, benché minimo, anche sui giocatori.

Oltre all'extra campo, ad amplificare la pesantezza c'erano poi i risultati recenti della squadra di Pancaro: due vittorie nelle ultime undici giornate, tre pareggi consecutivi e una classifica ancora inquietante. E poi c'erano anche gli avversari, imbattuti addirittura dal venticinque ottobre. Insomma i presupposti per poter assistere all'ennesima prestazione deludente e vittoria

mancata c'erano tutti; ma non è stato così.

E' vero l'undici etneo non ha giocato bene, soprattutto nel primo tempo, ha rischiato di passare in svantaggio ed è andato in affanno davanti al giro palla avversario. Però nella ripresa la determinazione, la voglia di vincere ed anche un pizzico di fortuna hanno fatto la differenza. Dopo la rete del vantaggio siglata da Calil, gli etnei sono sembrati più leggeri quasi scevri da pensieri opprimenti e capaci di ritrovare quella velocità di manovra e quella personalità perdute.

Tre punti fondamentali. Solo questo da salvare e un dato da cui ripartire per vivere in maniera propositiva questo girone di ritorno. Qualcosa forse arriverà dal mercato, qualcuno potrebbe scalare le gerarchie di Pancaro, ma poco importa rispetto alla vera partita giocata dal Catania, quella relativa al suo futuro. L'impero Pulvirenti va in rotoli, e adesso? Quale sarà la proprietà che guiderà i colori rossazzurri verso una rinascita? Questo è il dubbio principale per i tifosi e per tutta una città che, volente o nolente, ha vissuto gli ultimi anni legata a doppio filo con le sorti dell'imprenditore Pulvirenti. La risposta a questo dubbio sarà il vero primo passo verso la ricostruzione, intanto non resta che 'vivacchiare'