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Catania, Lo Monaco: “Messina? Per noi il derby è solo contro il Palermo”

Catania, Lo Monaco: “Messina? Per noi il derby è solo contro il Palermo”

Le parole in conferenza stampa dell'amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco: "Sono andato via da Palermo dopo 3 mesi stracciando contratti assurdi".

Mediagol7

Domenica 26 febbraio, alle ore 14.30, allo stadio 'Franco Scoglio' andrà in scena Messina-Catania.

Intervenuto questa mattina in conferenza stampa a Torre del Grifo Village, l'amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco ha detto la sua in vista del prossimo match. Ma non solo. "Dopo aver tentato di prendere lo Scordia, l'Acireale, il Gela, Franco Proto (nuovo proprietario del Messina, ndr) è arrivato in una piazza tanta desiderata. In bocca a lupo per questa avventura. Augurio di fare la stessa forza di spendere i soldi che ho fatto lui. Non sono un vincente come Proto, ho vinto 12 campionati tra B, Serie C e Serie D - le sue parole -. Spero che li spenda meglio di come ho fatto io. Non è vero che dopo Franza non c’è stato lui. Io, con le mie modeste capacità, ho vinto due campionati e gli ho lasciato la squadra in Lega Pro. 900 mila euro di debiti, non poteva nemmeno iscriversi in Serie D. Hanno tutti ‘la faccia come il culo’ quando entrano per la prima volta in una società. Derby? Per noi è solo contro il Palermo. Sappiamo che ambiente troveremo".

CATANIA -"Tutti si appropriano del discorso Catania, attaccato e vilipeso. Mi girano un po’ le scatole. Mi riferisco alle interviste degli ex dipendenti della società e mi riferisco a chi è chiamato il servizio d’ordine. Tante volte i tifosi vengono portati come esempio negativo e non positivo. Certe cose danno fastidio. Per molti anni siamo stati un esempio, negli ultimi tempi siamo passati dalla A alla Lega Pro. Sono stati fatti degli errori che hanno colpito in primis la città che ama la propria squadra. Rispondo a quel dirigente (Pitino, ndr) che l’anno scorso sono stati fatti del miracolo, francamente mi sembra strano e mi fa sorridere - ha proseguito -. Cinque giocatori dello scorso anno valevano tutta la rosa di quest’anno. Calil ha firmato un contratto di tre anni con 300mila euro di ingaggio all’anno con 40mila di procura! Una cosa amorale. La gestione sportiva dello scorso anno è costata 4 milioni di euro. Il risultato? Si sono salvati all’ultima giornata. Una squadra di Lega Pro con tre direttori sportivi con una grave crisi economica era un’incongruenza. La società è ancora adesso in difficoltà, ma Torre del Grifo è il ‘nostro Ibrahimovic’, il sostegno della squadra rossazzurra. Se il Catania vincesse il campionato dei conti sarebbe come vincere la Champions League. Un tormento giornaliero, come una corda per non far morire. Io sono andato via da Genova dopo 37 giorni, da Palermo dopo 3 mesi stracciando contratti assurdi".

CAMPIONATO -"Non siamo soddisfatti del campionato dal punto di vista tecnico. Il Catania, comunque, ha fatto 43 punti. Sul campo abbiamo quasi venti punti di distacco rispetto al Messina e sono tanti. Se avessimo vinto contro il Taranto saremmo stati sesti. Il nostro obiettivo sono i play-off e vogliamo centrarli, non molleremo fino alla fine. Dal punto di vista dell’organico nessuna squadra è come il Catania. Contro l’Akragas abbiamo perso in modo squallido, molto più male di aver perso solo i tre punti", ha concluso Lo Monaco.