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Cagliari, Giulini: “Non voglio cedere la società. Storari? I panni sporchi in famiglia. Rastelli…”

Cagliari, Giulini: “Non voglio cedere la società. Storari? I panni sporchi in famiglia. Rastelli…”

Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, incontra i giornalisti in un momento delicato per il club sardo: insieme a lui Nicolò Barella.

Mediagol40

Periodo particolarmente delicato per il Cagliari di Tommaso Giulini.

Il rapporto tra il presidente e l'ambiente sembra essersi deteriorato e lo stesso patron, qualche giorno fa, avrebbe ammesso di essere intenzionato a cedere la società. Per la giornata di oggi, Giulini ha indetto una conferenza stampa per far chiarezza su tutto: insieme a lui, anche Nicolò Barella.

Primo argomento affrontato, il rinnovo del contratto di Barella: ha firmato fino al 2021. "Questo è un grande passo per noi perché i giovani sono il futuro, riuscire a trattenerlo è importante e difficile. Mi fa piacere essere qui con Nicolò, è un giorno importante per noi dopo giorni strani per la società. Il messaggio è che il Cagliari lavora per il futuro e il futuro è Barella, molte società di Serie A hanno offerto tanto. Dopo un mese di trattative abbiamo rinnovato pochi minuti fa", ha detto Giulini. "Noi abbiamo tanti giovani importanti in giro per l’Italia, ne abbiamo dieci a Olbia e sono sicuro che qualcuno di loro arriverà tra i professionisti. Noi lavoriamo per far giocare a Barella le coppe europee col Cagliari, e lui ce la farà. Soprattutto se continuerà a lavorare così".

Il microfono va dunque al giovane Barella. "Di questa trattativa si è occupato il mio agente. Io ho pensato al campo e a migliorare con il gruppo. È uno stimolo ulteriore per me, devo dare tutto perché questo sia un punto di partenza per la mia carriera e per la mia avventura in rossoblù - ha detto il classe '97 -. Ho firmato fino al 2021. Io vengo a conoscenza della trattative sempre per ultimo, c’era la volontà mia e della società di rimanere a lungo. Chi mi voleva? Lo direi, ma giuro che non conosco i nomi delle squadre. La priorità era ed è il Cagliari e sono molto felice. Come vivo questa prima esperienza in A? Molto bene, sono felice. Quest’anno sono stato aiutato dagli infortuni per trovare spazio, io devo sempre dare tutto per crescere e meritarmi le chance. Le ultime settimane? Non ci sono mai stati episodi che hanno sfasciato il gruppo, col Sassuolo si è visto. Abbiamo lavorato tranquilli, affrontando ogni situazione con grande voglia".

Riecco il presidente Giulini: "Bilancio? Altamente positivo, non c’è bisogno di ricordare i grandi risultati del 2016. La società merita di più a livello di giudizi. Certe sconfitte come quelle col Napoli sono un peccato, vedere poca gente, il minor numero stagionale, contro il Sassuolo dispiace perché la squadra aveva bisogno. Dispiace vedere lanci di monete, di sigarette, di petardi. Situazioni che dopo tutto quello che facciamo non sono accettabili. Il tifo deve essere incondizionato. Non si viene allo stadio solo quando si vince".

ADDIO?“La squadra contro l’allenatore? Fesserie, ma secondo voi avremmo vinto 4­3 contro il Sassuolo? Qui ci sono giocatori che amano visceralmente la maglia, mettetevelo in testa. Ha parlato bene Dessena ieri. Prelazione di Cellino? Fandonie, ci vuole una mente guasta e mentecatta per dire una cosa del genere. Non mi spiego tanto malumore nonostante la promozione e i 23 punti in classifica. Sono venuto qui con l’idea di un’isola felice. Le voci sul mio addio? Qualche giornalista furbacchione ha interpretato le mie parole. La notizia di oggi su Barella testimonia quello che vogliamo fare e come stiamo lavorando".

DI GENNARO - "Sarà ceduto? Siamo convinti che Davide sia calciatore su cui puntare, vogliamo tenerlo se lui vorrà rimanere fino alla scadenza. È un elemento con caratteristiche difficili da trovare. A fine stagione vedremo se si vorrà rinnovare”.

STORARI - "Di Storari non parlo, i panni si lavano in famiglia”.