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Milan-Atalanta, Pasalic: “A volte il calcio è anche ingrato, e io ne so qualcosa. Mi auguro di…”

Milan-Atalanta, Pasalic: “A volte il calcio è anche ingrato, e io ne so qualcosa. Mi auguro di…”

Il centrocampista croato alla vigilia della gara contro i rossoneri: "Il Milan poteva essere la squadra giusta per me, ora spero di rimanere a lungo all'Atalanta"

Mediagol40

Dopo il sogno Milan, per Mario Pasalic, è tempo di rivincite.

Sbarcato all'Atalanta quest'estate, sulla base di un prestito con diritto di riscatto fissato a 15 milioni di euro, il centrocampista croato, domani, si ritroverà contro il suo passato.

Alle 18:00, infatti, gli uomini di Gattuso affronteranno la 'Dea' a San Siro, e il classe '93, che con la maglia del Milan ha battuto Buffon su rigore, a Doha, regalando alla squadra la Supercoppa Italiana, è determinato a dimostrare alla dirigenza rossonera quanto vale.

Intervenuto ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport', Pasalic, è tornato a parlare della sua esperienza a Milano: "Il Milan cambiò gestione e cambiò il mio destino. E io, che a Milanello guardavo incantato tutte quelle foto alle pareti, mi dissi: <<Peccato, poteva essere la squadra giusta per me. Per fare almeno un altro anno giusto>>. Vorrei una squadra dove restare almeno due o tre anni, per capire chi sono: se non sarà il Chelsea, spero sarà l’Atalanta".

"Il Milan - ha aggiunto -, mi ha fatto capire la pressione di giocare in un grande stadio, mi ha insegnato ad essere anche un uomo, e non solo un calciatore, migliore. Però per l’Atalanta questa partita è troppo importante: mi spiace ma il calcio è anche ingrato, e io ne so qualcosa. Sapere già che probabilmente cambierai di nuovo squadra non aiuta. Ma la continuità di gioco non mi manca, altrimenti non sarei stato titolare così spesso, in tutte le squadre dove sono stato. Anche qui all’Atalanta, all’inizio - ha concluso il nerazzurro -".