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Copenaghen-Atalanta, Marino: “Dei danesi ricordo un solo tiro in 210 minuti, c’è rabbia e delusione. Gomez…”

Copenaghen-Atalanta, Marino: “Dei danesi ricordo un solo tiro in 210 minuti, c’è rabbia e delusione. Gomez…”

Il dg dei nerazzurri ha commentato la sfida contro il club danese, terminata 4-3 dopo i calci di rigore

Mediagol52

Serata da dimentica per l'Atalanta.

Il match tra Copenaghen e i nerazzurri ha avuto un finale drammatico per gli ospiti, che nonostante due ottime prestazioni sia nella sfida d'andata che in quella di ritorno, non sono riusciti ad agguantare la qualificazione ai gironi della prossima Europa League, venendo eliminati dai danesi ai calci di rigore. Al termine dell'incontro il dg della Dea, Umberto Marino, è intervenuto in zona mista per commentare la prestazione del suo club: "Usciamo a testa alta, come l'anno scorso. Allora eravamo rammaricati ma uscivano col Borussia Dortmund, ora siamo usciti contro una squadra forte ma senza aver subito gol e col rammarico di non aver segnato. La qualificazione sarebbe stata stra-meritata. È mancato solo il gol. Del Copenaghen in 210 minuti ricordo solo un tiro pericoloso. Ora l'obiettivo è asciugare le lacrime. Ho visto i giocatori in lacrime e non solo loro. Dispiace tanto, sentivamo nostro il passaggio del turno. Però le parole del mister sono significative. Ripartiamo anche per la gente che ci segue sempre. Rammarico? Entrambe le partite hanno visto solo l'Atalanta in campo. Abbiamo visto l'affetto della gente, c'è tanto sentimento in questo momento nello spogliatoio dell'Atalanta: rabbia e delusione, ma ripartiamo".

In seguito, un commento su Alejandro Gomez e Andrea Cornelius, che hanno entrambi fallito il loro tiro dagli undici metri: "I rigori sono una lotteria. Non li sbaglia chi non li tira, è un episodio e andiamo avanti. Ricordo Baresi, Baggio: i grandi giocatori hanno un peso superiore ad altri calciatori. Succede. Ora voltiamo pagina, hanno fatto due ottime prestazioni entrambi".

Infine, sulle dichiarazioni del tecnico Gian Piero Gasperini, che aveva dichiarato complesso allenare 26 giocatori: "Ora non si parla di mercato. Rimaniamo concentrati, ci asciughiamo le lacrime e pensiamo a domenica".