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Atalanta, Rigoni svela: “Ho detto no alla Juventus. Spero di essere riscattato, non vorrei tornare in Russia…”

RB Leipzig v Zenit St Petersburg - UEFA Europa League Round of 16: First Leg

L'intervista ad Emiliano Rigoni, esterno offensivo della Dea in prestito dallo Zenit San Pietroburgo

Mediagol97

Emiliano Rigoni, calciatore argentino classe 1993 dell'Atalanta, è una delle sorprese in positivo di questo inizio di stagione.

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'esterno offensivo del club nerazzurro (ma il cui cartellino è di proprietà dello Zenit San Pietroburgo) si racconta tra caratteristiche tecniche e retroscena di calciomercato. Di seguito le dichiarazioni del nuovo gioiello della Dea.

Gasperini ha spinto molto per averla.

"Lo ringrazio, tra noi il feeling è ottimo. Tutti conoscono il suo valore. Nonostante il poco tempo di lavoro insieme mi ha già insegnato parecchio, ad esempio la cura del particolare, nulla è lasciato al caso".

In che ruolo può far la differenza?

"Sono a disposizione del mister, ma da esterno credo di potermi esprimere al massimo. Meglio ancora partendo da destra per accentrarmi e calciare di sinistro, ma anche come trequartista va bene".

Perché proprio l’Atalanta?

"È la società che mi ha voluto più di ogni altra. E la Serie A è il top. Non avrei potuto scegliere diversamente dopo l'esperienza in Russia".

C'erano altre offerte?

"Sì. Penso soprattutto alla Juventus, che mi voleva, ma con la Dea parlavo già da un anno. Per me la determinazione con cui un club ti cerca è fondamentale".

Il cartellino, però, è dello Zenit.

"Valuteremo cosa fare a fine stagione".

Neanche un pensierino al futuro?

"Nessuno, anche se una cosa posso dirla: non vorrei tornare in Russia".

Preferenze?

"La Premier League è il miglior torneo al mondo, subito dopo la Serie A. Vorrei essere acquistato dall'Atalanta o da un'altra europea".