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Marco Asensio, un’infanzia vestita di… Blancos. Il padre: “Volevo tifasse il Bilbao. Mi manca fare il fattorino…”

Marco Asensio, un’infanzia vestita di… Blancos. Il padre: “Volevo tifasse il Bilbao. Mi manca fare il fattorino…”

Il gioiello del Real Madrid raccontato dal padre, tifoso dell'Athletic Bilbao: "Da piccolo andava in giro con la maglia dei Blancos..."

Mediagol7

La sua avventura in quel di Madrid è iniziata il 5 dicembre 2014, quando il Real ha annunciato il suo acquisto dal Maiorca per 3,5 milioni di euro. Poi, il prestito all'Espanyol prima della consacrazione definitiva con i Blancos.

Stiamo parlando di Marco Asensio. Il giovane talento classe '96, ritenuto un vero e proprio predestinato, sta scalando partita dopo partita le gerarchie di Zidane, riuscendo a siglare fin qui sette reti in venti presenze fra campionato e coppe, finendo nel mirino di squadre del calibro di Manchester United e Chelsea in vista della prossima stagione.

Quando il giocatore lasciò Maiorca per approdare al Real Madrid, anche suo padre, Gilberto, decise di seguirlo nella sua nuova avventura, lasciandosi alle spalle lavoro e quotidianità per aiutare il figlio nella sua carriera sportiva.

"Tutto sembra molto bello, ma a Maiorca ho lasciato tante cose: il mio lavoro, gli amici... sono ripartito da zero", ha dichiarato Gilberto Asensio ai microfoni di un talk televisivo delle Baleari. Sì, perché secondo quanto riportato da 'El Mundo', il figlio gli ha chiesto di lasciare il lavoro di fattorino per seguirlo. "Lavoravo in Eroski, ho chiesto due anni di congedo. Anche se ogni mattina dovevo alzarmi molto presto, mi manca il mio lavoro, la mia quotidianità, prendere la macchina alle cinque del mattino...".

UN SOGNO DIVENTATO REALTA' - Marco Asensio, sin da bambino, ha sempre tifato per il Real Madrid, mentre Gilberto non ha mai nascosto la sua simpatia per l'Athletic Bilbao. D'altra parte, quando il fantasista spagnolo era ancora piccolo, il padre - che in passato aveva giocato con diverse squadre basche - lo propose proprio ai dirigenti dell'Athletic, che però lo rifiutò in quanto non cresciuto nel club. "Ho provato a fargli tifare l'Athletic, ma andava in giro con la maglia del Real Madrid", ha rivelato.