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Real Madrid, Lopetegui: “Alleno la migliore squadra del 20° secolo. CR7? Rispetto la sua scelta…”

Real Madrid, Lopetegui: “Alleno la migliore squadra del 20° secolo. CR7? Rispetto la sua scelta…”

Le dichiarazioni del tecnico dei blancos sul suo rapporto con il nuovo club e l'addio del fenomeno portoghese

Mediagol52

Julen Lopetegui ha preso in mano il Real Madrid.

La stagione dei blancos non era iniziata nel miglior modo possibile, vista la sconfitta in Supercoppa Europea rimediata contro i cugini dell'Atletico Madrid. Nei giorni successivi a quella sfida la panchina del nuovo tecnico aveva iniziato a tremare e gli esigenti tifosi avevano già iniziato a dubitare delle sue reali capacità. L'ex c.t. della Spagna ha però risposto nel miglior modo possibile alle critiche ricevute, vincendo le prime tre partite della Liga mostrando a tutti la qualità offensiva del suo gioco.

Intervenuto ai microfoni de El Transistor de Onda Cero, Lopetegui ha parlato delle sue prime impressioni sulla panchina delle Merengues: "Il Real è cresciuto molto, la sua grandezza è sempre esistita e con la quantità di nuovi titoli che hanno aggiunto al palmarès, è la migliore squadra del 20° secolo, si è evoluta. Lasciai Madrid ha 24 anni, adesso sono tornato con più anni e più esperienza, prima ero un giocatore e adesso sono un allenatore. La mia responsabilità è quella di guidare il gruppo verso la vittoria, ogni giorno è diverso dall'altro per un allenatore. All'inizio la prima cosa che si vuole fare è trasmettere il tipo di gioco che vuoi fare, sentire e capire il calcio, come i giocatori possono adattarsi alle tue idee. Alcuni sono arrivati dopo, un gruppo di calciatori invece mi ha già conosciuto in Nazionale, e questo è sicuramente un vantaggio".

In seguito, un commento sull'addio di Cristiano Ronaldo, passato alla Juventus nel corso della sessione di calciomercato estiva: "Non gli ho parlato, è stato un problema il fatto che quando è arrivato ha mostrato subito e chiaramente il suo interesse a partire, e il club lo ha facilitato per il tipo di giocatore che è stato, un giocatore pazzesco, cosa che gli ha causato quell'inquietudine e il desiderio di andar via che aveva. Ho rispettato la sua scelta, questa è stata la strategia che è stata adottata".

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