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Ajax, dal dramma alla speranza per Nouri: il coma, mesi di dolore e poi un sorriso…

Ajax, dal dramma alla speranza per Nouri: il coma, mesi di dolore e poi un sorriso…

Il centrocampista marocchino, classe '97, ha subito un collasso nel corso dell'amichevole pre-campionato contro il Werder Brema. Dopo il coma indotto, al risveglio, sono stati diagnosticati gravi danni cerebrali

Mediagol23

di Luca Bucceri

Una storia che, nel raccontarla, fa stringere il cuore, tra dolore e speranza affinché tutto possa risolversi nel miglior modo possibile.

Torniamo al 24 luglio scorso quando Ajax e Werder Brema si sono sfidate in un match amichevole pre-campionato a Zillertal, in Austria. Un sabato qualsiasi nel quale le due compagini, vicine all'esordio nei rispettivi campionati, si sfidano per mettere sulle gambe i 90' di gioco in vista del lungo anno calcistico, ma al 72' qualcosa cambia le sorti del match. Abdelhak Nouri, per gli amici ed i fans Appie, crolla sul terreno di gioco, vittima di un collasso cardiaco. Minuti concitati e di paura, i giocatori di entrambe le squadre sono sconvolti per quanto accaduto, Huntelaar vagabonda per il campo spaesato e terrorizzato. Le condizioni del ventenne, cresciuto con il sogno di diventare calciatore tanto da andare a letto da bambino con le scarpette da calcio, vengono riportate come stabili, poi però il peggioramento.

Come in una montagna russa, la famiglia del classe '97 vive momenti di dolore e gioia, tra le condizioni disperate del ragazzo e qualche piccolo cenno. Danni cerebrali enormi, immobilizzato a letto attaccato ad un respiratore artificiale per consentire le corrette funzioni vitali.

L'Ajax è profondamente addolorato nel sapere che ad Appie Nouri sono stati diagnosticati dei seri e permanenti danni cerebrali: i nostri pensieri e le nostre preghiere vanno a lui e ai suoi cari in un momento così difficile 

Diverse le società che, aldilà della fede calcistica, hanno mostrato vicinanza alla famiglia dello sfortunato centrocampista marocchino, una famiglia distrutta dal dolore di vedere un figlio costretto a vivere in un letto di ospedale.

La reazione della famigliaMohammed, padre di Appie, non ha il coraggio di entrare nella stanza del figlio, tutto è rimasto così com'era da quel 24 luglio: "Gli ultimi cinque mesi sono stati come un giro sulle montagne, tra felicità intensa e dolore insopportabile. Quando gli abbiamo messo un pallone in mano, abbiamo visto un sorriso sul suo volto". Nonostante la condizione proibitiva, Abdelhak sente ancora forte il legame con il calcio, ma la tristezza della famiglia è sapere che non potrà più avere un ruolo da protagonista nel rettangolo verde di gioco. Abderrahim, fratello maggiore del giocatore dell'Ajax, ha svelato anche di altre reazioni positive ad alcuni stimoli: "A volte reagisce con un sorriso, a volte battendo le palpebre. Ma quando ho letto il suo versetto preferito dal Corano, ha iniziato a tremare, non lo dimenticherò mai. Senza la fede sarei caduto in depressione. C'era un uomo che era stato in coma. Mi ha detto che ora può guidare, avere una famiglia. Attingiamo molta forza dalla nostra fede. Allah ci mette alla prova, ma abbiamo fiducia in Lui. Ogni giorno mi siedo vicino al suo letto e leggo dal Corano. Ogni giorno preghiamo e manteniamo la speranza".